BISCEGLIE (BT) - Giovedì 24 Aprile ore 21,00 Venerdì 25 Aprile ore 21,00 Domenica 27 Aprile ore 18,00 In un momento in cui il rapporto Politica/Cittadini è sotto accusa, ”Rosso Profondo” è un bel testo di Luigi Lunari, uno spettacolo per attore solo, disegnato con elegante semplicità , che coinvolge lo spettatore per i temi trattati e per la maturità riconosciuta dell’interprete.Lo spettacolo coinvolge, ed è decisamente di quelli che vorremmo far conoscere alla folla dei grandi eventi di piazza, di fronte la porta di Palazzo Chigi. Magari dentro. Lo spettacolo è stato a Roma lo scorso novembre, riscuotendo grande successo. TEATRO MIMESIS TRANI Via Pietro Palagano, 53 - Trani INGRESSO POSTO UNICO NUMERATO € 10,00 PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA cell: 346.8259618 mail: info@teatromimesis.it .
Un Presidente del Consiglio, proprio nel giorno del suo insediamento, riceve la notizia che un tumore non gli lascia che pochi mesi di vita. Decide, allora, di dedicarsi a realizzare gli ideali in cui credeva fin da ragazzo, in tutta semplicità , al di là di ogni convenienza e prudenza politica. Così, scende in piazza e comincia a parlare con la gente, con tutti quelli che incontra. E lo fa apertamente, senza più nessuna di quelle cautele di cui i politici sono soliti rivestire i loro pensieri, ma semplicemente dicendo quello che pensa, chiamando le cose col proprio nome. E la gente lo ascolta. Per la prima volta, un uomo politico annulla la distanza abissale che c’è tra il palazzo e la gente comune, il popolo. E il popolo è dalla sua parte. Ma questo suo modo di fare si scontra, inevitabilmente, con le resistenze di tutti i partiti della coalizione di governo, allarmati all’idea di non poter più continuare a “spartirsi la torta”…! E così, considerato ormai una pericolosa scheggia impazzita, in una sorta di riunione segreta, come dei gangster, dei mafiosi della vecchia Chicago, i suoi ex-amici decidono di eliminarlo. Ma prima che questo accada, il Presidente riceve una notizia che ribalta completamente la situazione: la diagnosi infausta è solo il frutto di un banale errore, di uno scambio di cartelle. In realtà egli sta benissimo.
Questo, però, non lo rallegra. Anzi, lo getta in uno stato di ansia e di disperazione. Tutto il coraggio che aveva manifestato “in punto di morte” scompare all’idea di avere ancora una vita davanti, con le sue meschinità , i compromessi, le ipocrisie. Nessuno saprà mai se il Presidente, che muore cadendo dalla finestra, sia stato ucciso dai congiurati o sia fuggito dalla vita di propria iniziativa. L’ultimo suo pensiero, folgorante, sono poche parole da una poesia di Majakovski: “In questa vita non è difficile morire. Vivere, è di gran lunga più difficile.” ROSSO PROFONDO di Luigi Lunari diretto e interpretato da Domenico Clemente.
Un Presidente del Consiglio, proprio nel giorno del suo insediamento, riceve la notizia che un tumore non gli lascia che pochi mesi di vita. Decide, allora, di dedicarsi a realizzare gli ideali in cui credeva fin da ragazzo, in tutta semplicità , al di là di ogni convenienza e prudenza politica. Così, scende in piazza e comincia a parlare con la gente, con tutti quelli che incontra. E lo fa apertamente, senza più nessuna di quelle cautele di cui i politici sono soliti rivestire i loro pensieri, ma semplicemente dicendo quello che pensa, chiamando le cose col proprio nome. E la gente lo ascolta. Per la prima volta, un uomo politico annulla la distanza abissale che c’è tra il palazzo e la gente comune, il popolo. E il popolo è dalla sua parte. Ma questo suo modo di fare si scontra, inevitabilmente, con le resistenze di tutti i partiti della coalizione di governo, allarmati all’idea di non poter più continuare a “spartirsi la torta”…! E così, considerato ormai una pericolosa scheggia impazzita, in una sorta di riunione segreta, come dei gangster, dei mafiosi della vecchia Chicago, i suoi ex-amici decidono di eliminarlo. Ma prima che questo accada, il Presidente riceve una notizia che ribalta completamente la situazione: la diagnosi infausta è solo il frutto di un banale errore, di uno scambio di cartelle. In realtà egli sta benissimo.
Questo, però, non lo rallegra. Anzi, lo getta in uno stato di ansia e di disperazione. Tutto il coraggio che aveva manifestato “in punto di morte” scompare all’idea di avere ancora una vita davanti, con le sue meschinità , i compromessi, le ipocrisie. Nessuno saprà mai se il Presidente, che muore cadendo dalla finestra, sia stato ucciso dai congiurati o sia fuggito dalla vita di propria iniziativa. L’ultimo suo pensiero, folgorante, sono poche parole da una poesia di Majakovski: “In questa vita non è difficile morire. Vivere, è di gran lunga più difficile.” ROSSO PROFONDO di Luigi Lunari diretto e interpretato da Domenico Clemente.