BARI - Sull'omicidio di Pietro Capone, conosciuto come 'il paladino della legalità', e sui due proiettili recapitati per posta al sindaco di Gravina in Puglia, Alesio Valente, ''al momento sono in corso indagini che sembrano poter dare dei risultati fruttuosi. Quindi, il massimo riserbo è necessario a tutela degli sperati risultati futuri''. Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Bari, Pasquale Drago, aggiungendo che ''al momento sembra che non ci siano infiltrazioni mafiose''.
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