BARI - La Giunta comunale ha dato il via al percorso partecipativo della cittadinanza per il riuso pubblico della Caserma Rossani. È stata approvata oggi la delibera che apre la strada alla sperimentazione di un incubatore sul riutilizzo sociale dei beni del patrimonio da recuperare.
Il percorso partecipativo prevede il coinvolgimento della società civile nella corresponsabilità con l’amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni stessi, onde migliorarne la fruizione collettiva. All’interno dell’area della Caserma Rossani sarà riservato uno spazio che ospiti un Laboratorio urbano sino al 31 dicembre 2014; presupposto all’accesso di detta attività è la sottoscrizione di apposita “intesa di collaborazione” tra l’amministrazione comunale e la cittadinanza attiva (singoli, associati o comunque riuniti in formazioni sociali) che intenda prender parte al Laboratorio urbano.
L’intervento dovrà essere organizzato in modo da consentire a tutti i cittadini interessati di aggregarsi alle azioni proposte ed in fieri. Pertanto l’intesa di collaborazione dovrà contenere i seguenti elementi:
- obiettivi: progettazione partecipata per il riuso dell’Area ex Caserma Rossani;
- attività: Laboratorio urbano;
- durata: temporanea;
- spazio: area circoscritta in via sperimentale e temporaneamente;
- accessibilità: a tutta la cittadinanza posto che l’amministrazione - per il tramite del Laboratorio - persegue e tutela l’interesse generale;
- responsabilità: coloro che partecipano all’iniziativa del Laboratorio urbano rispondono di eventuali danni cagionati a persone o cose per quanto connesso all’azione espletata. Inoltre assumono, ai sensi dell’art. 2051 C.C., la qualità di custodi degli spazi riservati all’operatività, tenendo indenne l’Ente da qualsivoglia pretesa, a qualsivoglia titolo.
Ai fini della fruibilità dello spazio, da individuarsi tramite sopralluogo degli uffici tecnici, considerato il carattere di sperimentazione temporanea dell’iniziativa - si dà incarico alle Ripartizioni interessate per competenza funzionale (Infrastrutture e Viabilità, Tutela ed Igiene e Patrimonio) di valutare la possibilità di allocare supporti provvisori (bagni chimici, generatori di elettricità, dispenser di acqua e di altri generi), da riutilizzare, al termine del periodo di esistenza del Laboratorio, per altre esigenze di carattere generale oppure di realizzare interventi di manutenzione straordinaria ove ritenuti i presupposti per la messa in sicurezza.
“La mia amministrazione - dichiara il sindaco Michele Emiliano - ha il merito di aver ottenuto la proprietà della Caserma Rossani, di aver fatto vincolare dalla Sovrintendenza tutti gli edifici storici presenti al suo interno e di aver avviato gli iter burocratici per la sistemazione degli spazi. Oggi compiamo un altro importante passo in avanti, istituzionalizzando la partecipazione della cittadinanza attiva che sarà la vera protagonista della riqualificazione e della riappropriazione pubblica di questo spazio straordinario. La Rossani rimarrà un parco pubblico e saranno i cittadini i protagonisti della sua rinascita”.
L’assessore al Patrimonio Titti De Simone dichiara: “Con questa delibera avviamo un percorso di progettazione partecipata sulla Rossani sollecitato dai cittadini baresi che si sono costituiti in comitato; questo è il primo passo per la restituzione alla città di uno spazio che quest’amministrazione è riuscita a trasferire nel proprio patrimonio con finalità sociale. Adesso ci impegniamo a sottoscrivere con la cittadinanza attiva interessata un’apposita intesa di collaborazione per la realizzazione del Laboratorio urbano temporaneo e sperimentale”.
Il percorso partecipativo prevede il coinvolgimento della società civile nella corresponsabilità con l’amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni stessi, onde migliorarne la fruizione collettiva. All’interno dell’area della Caserma Rossani sarà riservato uno spazio che ospiti un Laboratorio urbano sino al 31 dicembre 2014; presupposto all’accesso di detta attività è la sottoscrizione di apposita “intesa di collaborazione” tra l’amministrazione comunale e la cittadinanza attiva (singoli, associati o comunque riuniti in formazioni sociali) che intenda prender parte al Laboratorio urbano.
L’intervento dovrà essere organizzato in modo da consentire a tutti i cittadini interessati di aggregarsi alle azioni proposte ed in fieri. Pertanto l’intesa di collaborazione dovrà contenere i seguenti elementi:
- obiettivi: progettazione partecipata per il riuso dell’Area ex Caserma Rossani;
- attività: Laboratorio urbano;
- durata: temporanea;
- spazio: area circoscritta in via sperimentale e temporaneamente;
- accessibilità: a tutta la cittadinanza posto che l’amministrazione - per il tramite del Laboratorio - persegue e tutela l’interesse generale;
- responsabilità: coloro che partecipano all’iniziativa del Laboratorio urbano rispondono di eventuali danni cagionati a persone o cose per quanto connesso all’azione espletata. Inoltre assumono, ai sensi dell’art. 2051 C.C., la qualità di custodi degli spazi riservati all’operatività, tenendo indenne l’Ente da qualsivoglia pretesa, a qualsivoglia titolo.
Ai fini della fruibilità dello spazio, da individuarsi tramite sopralluogo degli uffici tecnici, considerato il carattere di sperimentazione temporanea dell’iniziativa - si dà incarico alle Ripartizioni interessate per competenza funzionale (Infrastrutture e Viabilità, Tutela ed Igiene e Patrimonio) di valutare la possibilità di allocare supporti provvisori (bagni chimici, generatori di elettricità, dispenser di acqua e di altri generi), da riutilizzare, al termine del periodo di esistenza del Laboratorio, per altre esigenze di carattere generale oppure di realizzare interventi di manutenzione straordinaria ove ritenuti i presupposti per la messa in sicurezza.
“La mia amministrazione - dichiara il sindaco Michele Emiliano - ha il merito di aver ottenuto la proprietà della Caserma Rossani, di aver fatto vincolare dalla Sovrintendenza tutti gli edifici storici presenti al suo interno e di aver avviato gli iter burocratici per la sistemazione degli spazi. Oggi compiamo un altro importante passo in avanti, istituzionalizzando la partecipazione della cittadinanza attiva che sarà la vera protagonista della riqualificazione e della riappropriazione pubblica di questo spazio straordinario. La Rossani rimarrà un parco pubblico e saranno i cittadini i protagonisti della sua rinascita”.
L’assessore al Patrimonio Titti De Simone dichiara: “Con questa delibera avviamo un percorso di progettazione partecipata sulla Rossani sollecitato dai cittadini baresi che si sono costituiti in comitato; questo è il primo passo per la restituzione alla città di uno spazio che quest’amministrazione è riuscita a trasferire nel proprio patrimonio con finalità sociale. Adesso ci impegniamo a sottoscrivere con la cittadinanza attiva interessata un’apposita intesa di collaborazione per la realizzazione del Laboratorio urbano temporaneo e sperimentale”.