Conclusi 'Gli stati generali delle donne': un patto di responsabilità a partire dalle donne

di Luigi Laguaragnella - Sabato 5 aprile si sono conclusi “Gli stati generali delle donne”, tre giorni in cui le donne si sono riunite nel centro cittadino per dibattere, confrontarsi e proporre in previsione delle prossime elezioni un programma di interventi e soprattutto una gestione all’interno dei partiti in cui il ruolo delle donne abbia maggior rilievo. E automaticamente abbiano maggiori posizioni e possibilità di governare alla pari degli uomini.

Nei giorni di incontri e tavole rotonde si sono iscritte oltre 200 donne e attraverso la pagine facebook seguiti da oltre 1000 fans. Hanno partecipato donne esponenti delle opposte fazioni politiche, ma il programma è stato redatto in comune accordo. C’è una città che dovrebbe essere maggiormente gestita da donne e organizzata dando alla donna maggiori possibilità. Gli stati generali delle donne si collocano nel periodo pre elettorale ed è stata occasione per molte donne di candidature: ai 10 candidati sindaci si auspica ci siano 20 candidate presidenti (e non solo per riempire le liste).

Si è realizzato un patto di lealtà e responsabilità tra donne per non smettere anche prossimamente di trovare le vie del dialogo con riunioni periodiche. Ed è un modo in cui le future candidate prendano un impegno morale.

Nei tre giorni di incontro sono stati organizzati cinque tavoli su cinque tematiche per poi lanciare delle proposte vagliate dalle partecipanti (presenze di ogni generazione): benessere sociale che punta appunto a strade e comunità più solidali e partecipate; governo della città riguardante il patto di responsabilità e alla possibilità delle donne di poter amministrare; lavoro del quale si è discusso dello snellimento delle pratiche burocratiche; cultura per favorire un welfare culturale e sociale; pianificazione urbanistica per una mappa della città che guardi alle esigenze delle donne. Inoltre negli stati generale si è parlato anche della bellezza che deve essere un obiettivo da raggiungere anche per l’estetica cittadina.

Gli stati generali delle donne si sono rivelati un bell’esempio di partecipazione attiva e di politica dal basso al di là del coloro partitico.

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