Congedo: “Preoccupante scontro tra il Governo regionale e la direzione Asl Lecce”

LECCE - Il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo, stigmatizza il contrasto sorto tra l’assessore alle Politiche della Salute Elena Gentile e il direttore generale della Asl di Lecce Valdo Mellone sul problema dei punti nascita del Salento.

L’esponente della Giunta Vendola, infatti, ha smentito il manager che nei giorni scorsi aveva parlato della possibilità che l’ospedale di Casarano possa conservare il suo punto nascita.

“E’ piuttosto singolare - commenta - questo scontro tra un rappresentante del Governo regionale e il direttore generale della Asl di Lecce, manager nominato dallo stesso Governo, sulla questione dei punti nascita del Salento. Un contrasto preoccupante, considerato che su un tema così delicato occorrerebbe molta serenità e la massima collaborazione istituzionale. Nel merito, quello che può essere rimarcato è il fatto che se l’assessore Gentile, pur presente nel Salento sabato scorso, fosse intervenuta alla seduta monotematica del Consiglio comunale di Casarano, si sarebbe resa conto dagli interventi bipartisan della politica e da quelli degli addetti ai lavori, della gravità di una situazione che per alcune zone della provincia impone alle partorienti spostamenti in macchina lunghi anche un’ora, con rischi per la salute delle mamme e dei bambini. Una razionalizzazione dei reparti assai poco razionale, mi verrebbe da dire.

Di positivo - continua Congedo - c’è l’apertura della stessa Gentile a una riconsiderazione della mappa dei punti nascita, che spero stavolta venga fatta senza prescindere da una cartina della provincia di Lecce e quindi da un criterio geografico che è obbligatorio considerare. Quindi ben venga qualche scelta nuova e migliore, con l’auspicio che, se le scelte competono al Governo regionale, come lei dice rintuzzando il suo direttore della Asl di Lecce, è vero anche che non possono poi essere lasciate a un funzionario dell’assessorato, cioè ad un burocrate che non consulta nemmeno la carta geografica”.