BARI - “I bilanci preventivi per la campagna elettorale presentati dai candidati sindaci hanno svelato cifre immorali considerati i tempi che corrono. Di Paola ha dichiarato una spesa di ben 325mila euro, Decaro di 219mila euro, la Digeronimo, che aveva preannunciato una campagna elettorale a costo zero, di quasi 50mila euro. E questi importi, soprattutto quelli di centrodestra e centrosinistra, diventano ancora più vergognosi se si considera che riguardano solo la spesa dei singoli candidati sindaco, cui si aggiungono quelli delle liste di partito e civiche che compongono le coalizioni. L’unica spiegazione ad investimenti così massicci è la smania di prevalere sull’avversario. Ci vogliono abituare al concetto aberrante che si spende per vincere e vince chi spende di più. Ed è altrettanto aberrante che, soprattutto Decaro, il candidato sindaco di centrosinistra, si presti a queste dinamiche. Ma al di là di tutto, sarebbe interessante capire da dove Di Paola, Decaro e la Digeronimo abbiamo preso questi soldi. Rendite? Stipendi assicurati dallo Stato e da noi contribuenti anche in assenza totale dal presunto posto di lavoro? Se così fosse, beati loro! Il bilancio preventivo per la mia candidatura è di 1.800 euro perché anche durante la campagna elettorale devo continuare a fare il mio lavoro, l’avvocato. Io non appartengo a nessuna casta privilegiata e come me la maggior parte dei baresi”. A dichiararlo è Marco Cornaro, candidato sindaco del Polo Barese, lista civica indipendente.
La replica di Di Paola: Caro Cornaro " I miei soldi vengono da 40 anni di duro lavoro" - Vorrei dire a Marco Cornaro, che da qualche giorno, a corto di argomenti, indaga sui comportamenti, le vite e ora anche le tasche altrui, che la campagna elettorale per la corsa a sindaco e' il primo gesto d'amore che un candidato nato come indipendente, come me, fa nei confronti della sua citta'. Le spese di una campagna elettorale sono il mezzo che i competitors hanno per farsi conoscere per presentarsi ai cittadini e per dire " Salve, io sono Mimmo Di Paola, imprenditore, manager e uomo del fare....". e se hai bisogno di farti conoscere di piu', spendi di piu'.
Non capisco l'aberrazione di Cornaro, dunque, che si scandalizza davanti ai miei 325 mila euro di bilancio preventivo e non ricorda il milione di euro della campagna del 2009 di Michele Emiliano.
Il candidato di Polo Barese, mi chiede da dove ho preso i " miei" soldi, come se dovessi sentirmi in colpa per quello che ho guadagnato in 40 anni di onorata professione prima a capo di una azienda leader a livello nazionale nel settore dell'informatica e poi come manager pubblico. I miei guadagni, Caro Cornaro, quindi vengono dal mio duro lavoro di cui sono fiero e dall'onesta' intellettuale che ho di non nascondere a nessuno il mio benessere che ho costruito da solo e distribuito a tutti coloro che hanno lavorato con me: circa 400 persone alla Svim e 180 agli aeroporti di Puglia.
La replica di Di Paola: Caro Cornaro " I miei soldi vengono da 40 anni di duro lavoro" - Vorrei dire a Marco Cornaro, che da qualche giorno, a corto di argomenti, indaga sui comportamenti, le vite e ora anche le tasche altrui, che la campagna elettorale per la corsa a sindaco e' il primo gesto d'amore che un candidato nato come indipendente, come me, fa nei confronti della sua citta'. Le spese di una campagna elettorale sono il mezzo che i competitors hanno per farsi conoscere per presentarsi ai cittadini e per dire " Salve, io sono Mimmo Di Paola, imprenditore, manager e uomo del fare....". e se hai bisogno di farti conoscere di piu', spendi di piu'.
Non capisco l'aberrazione di Cornaro, dunque, che si scandalizza davanti ai miei 325 mila euro di bilancio preventivo e non ricorda il milione di euro della campagna del 2009 di Michele Emiliano.
Il candidato di Polo Barese, mi chiede da dove ho preso i " miei" soldi, come se dovessi sentirmi in colpa per quello che ho guadagnato in 40 anni di onorata professione prima a capo di una azienda leader a livello nazionale nel settore dell'informatica e poi come manager pubblico. I miei guadagni, Caro Cornaro, quindi vengono dal mio duro lavoro di cui sono fiero e dall'onesta' intellettuale che ho di non nascondere a nessuno il mio benessere che ho costruito da solo e distribuito a tutti coloro che hanno lavorato con me: circa 400 persone alla Svim e 180 agli aeroporti di Puglia.