Dell'Utri verso l'estradizione

ROMA - Marcello Dell'Utri si trova in isolamento negli uffici della polizia libanese, dopol'arresto avvenuto sabato sera in unalbergo di lusso a Beirut. In attesa della sentenza della Cassazione sull'ex senatore Pdl, condannato in appello a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, il governo italiano si è attivato "immediatamente" per le procedure di estradizione, come annunciato dal ministro dell'Interno Alfano. L'ex senatore è arrivato in Libano tra la fine di marzo e i primi di aprile. Ha usato un passaporto italiano ed è entrato nel Paese dei cedri come un turista. E' stato arrestato mentre ancora si trovava solo a letto. "Abbiamo un mandato d'arresto per lei, deve seguirci" gli hanno spiegato dopo aver bussato alla sua porta alle 9,30 del mattino. Dell'Utri non ha fatto alcuna resistenza. Dopo una perquisizione, durante la quale gli hanno trovato e sequestrato 30 mila euro in banconote da 50 è stato condotto nel quartiere generale della polizia. Qui è assistito dall'ambasciata italiana e potrà affidare la sua difesa a un avvocato locale per la fase dell'estradizione. Intanto un'indiscrezione di Repubblica riferisce che è stato Silvio Berlusconi a consigliare all'amico Marcello Dell'Utri di recarsi in Libano dove l'ex senatore è stato arrestato mentre si trovava in albergo. "Marcello è in Libano e l'ho mandato io", avrebbe confidato il leader di Forza Italia ad alcuni dirigenti del partito nel corso di una cena qualche giorno prima che scattasse l'ordine di cattura internazionale. "L'ho spedito a Beirut qualche giorno fa perché Vladimir Putin mi ha chiesto di sostenere la campagna elettorale di Amin Gemayel", avrebbe spiegato Berlusconi.