FOGGIA - La Fai Cisl di Foggia condivide la presa di posizione del presidente della CIA, Raffaele Carrabba, del presidente nazionale del settore pomodoro da industria di Confagricoltura, Marco Nicastro, e dell’Onorevole Colomba Mongiello a seguito della decisione dell’ANICAV di aprire la sede legale del distretto del pomodoro per il Sud a Napoli invece che a Foggia”. E’ quanto afferma il segretario generale territoriale della Federazione Agricola Alimentare Industriale, Franco Bambacigno.
“Non si può non tenere in considerazione la provincia di Foggia – afferma il dirigente sindacale - che produce il 95% del pomodoro pelato e che ha sul territorio lo stabilimento di trasformazione più grande e moderno d’Europa quale la Princess (ex AR). Si tratta di un’ulteriore penalizzazione per la nostra Capitanata dopo lo scippo dell’Authority nazionale sulla sicurezza alimentare e la mancata realizzazione della diga di Piano dei Limiti”.
Per la Fai Cisl territoriale, “la provincia di Foggia non può essere sempre considerata solo come un serbatoio di produzione ma è – prosegue il segretario - assolutamente doveroso riconoscerle la giusta leadership nel campo agro-alimentare non solo meridionale. Per questo motivo, tutte le forze politiche e le associazioni datoriali e sindacali devono fare fronte comune in tutte le sedi associative ed istituzionali per impedire che la Capitanata continui a fare la parte della Cenerentola. L’appello vale anche e soprattutto per il presidente nazionale di Fedagri, Giorgio Mercuri, dal quale auspicavamo – conclude Bambacigno - un maggior impegno a sostegno di Foggia quale sede del distretto meridionale del pomodoro, riconoscimento doveroso tanto quanto quello della sede di un eventuale distretto dell'asparago”.
“Non si può non tenere in considerazione la provincia di Foggia – afferma il dirigente sindacale - che produce il 95% del pomodoro pelato e che ha sul territorio lo stabilimento di trasformazione più grande e moderno d’Europa quale la Princess (ex AR). Si tratta di un’ulteriore penalizzazione per la nostra Capitanata dopo lo scippo dell’Authority nazionale sulla sicurezza alimentare e la mancata realizzazione della diga di Piano dei Limiti”.
Per la Fai Cisl territoriale, “la provincia di Foggia non può essere sempre considerata solo come un serbatoio di produzione ma è – prosegue il segretario - assolutamente doveroso riconoscerle la giusta leadership nel campo agro-alimentare non solo meridionale. Per questo motivo, tutte le forze politiche e le associazioni datoriali e sindacali devono fare fronte comune in tutte le sedi associative ed istituzionali per impedire che la Capitanata continui a fare la parte della Cenerentola. L’appello vale anche e soprattutto per il presidente nazionale di Fedagri, Giorgio Mercuri, dal quale auspicavamo – conclude Bambacigno - un maggior impegno a sostegno di Foggia quale sede del distretto meridionale del pomodoro, riconoscimento doveroso tanto quanto quello della sede di un eventuale distretto dell'asparago”.