Domani a Villanova l’abbattimento dell’ecomostro. Vendola: “L’abbattimento non è una mutilazione ma una riappropriazione”
BARI - “L’abusivismo non va letto come una mutilazione ma come una riappropriazione. Cioè non conta quello che tu togli, anche perché stai togliendo una idea cattiva e privatistica dell’uso del territorio, ma conta quello che tu riconquisti e il territorio di cui ti riappropri. L’abbattimento dell’ecomostro di Villanova (Ostuni), in programma per domani, è un abbattimento che va raccontato molto perché l’efficacia della deterrenza sta anche nella capacità dell’intera comunità (scolaresche, istituzioni e cittadini) di riunirsi attorno ad un rito di pulizia e di bonifica morale, oltre che di bonifica ambientale”.
Lo ha detto questa mattina il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo alla conferenza stampa di Legambiente per la presentazione dell’evento finale (l’abbattimento dell’ecomostro realizzato e mai completato che da circa trent’anni sorge a picco sulla scogliera di Villanova a Ostuni ndr) della seconda edizione della “Settimana della bellezza”, che avrà luogo domani mattina alle ore 10.00.
“Non possiamo soggiacere ad una tentazione pietistica – ha aggiunto il Presidente – quando una duna, nel corso di una notte, viene trasformata in una piscina, non bisogna avere nessun tipo di comprensione. L’abbattimento delle dune sta producendo fenomeni inquietanti. L’erosione delle coste è frutto di questa stagione di caccia nei confronti del territorio. Noi come Regione Puglia aiutiamo i comuni, anche finanziariamente, a procedere agli abbattimenti. Ecomostri, immobili abusivi che violano il paesaggio, la natura, la bellezza e che sono soltanto simboli di una idea speculativa del territorio vanno abbattuti. Noi abbiamo il diritto ad appropriarci di ciò che è un bene comune, di ciò che è un bene di tutti. Anche lo sguardo sull’orizzonte, il rapporto con la costa e con il mare sono un bene da proteggere. Quando si costruisce senza sapere cosa c’è sotto – ha concluso Vendola - quando si costruisce sulla falda, sulla lama o sulla gravina, quando si ferisce una duna, si fa molto male al corpo della nostra terra. E noi abbiamo il dovere di difenderlo”.
La Vicepresidente, con delega alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente ha ricordato come la legge regionale, la n. 15 “Norme in materia di funzioni regionali di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio” approvata dalla Regione Puglia l’11 giugno del 2012, sia oggi in piena fase attuativa.
“Il monitoraggio degli abusi ormai è entrato a regime – ha detto la Barbanente - e la Regione svolge un costante controllo dell’abusivismo attraverso informazioni acquisite dai Comuni che confluiscono in una banca dati integrata nel Sistema Informativo Regionale. L’intervento di domani a Villanova si inserisce nell’ambito della collaborazione con l’autorità giudiziaria avviata sin dalla fase di approvazione della legge e che, inaugurata dalla stipula di un protocollo di intesa con la Procura di Lecce, si sta estendendo anche alla Procura della Repubblica di Foggia e alla Procura distrettuale di Brindisi, Lecce e Taranto”.
“Con la delibera del novembre 2012 – ha concluso la Barbanente - la Regione ha anticipato € 150.000 del fondo di rotazione per la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi ai primi Comuni che ne hanno fatto richiesta, e cioè Bari, Casamassima, Manfredonia, San Giovanni Rotondo e San Giorgio Ionico. Con la delibera del 2013 invece la Regione Puglia ha finanziato il 100% delle domande pervenute”.
Lo ha detto questa mattina il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo alla conferenza stampa di Legambiente per la presentazione dell’evento finale (l’abbattimento dell’ecomostro realizzato e mai completato che da circa trent’anni sorge a picco sulla scogliera di Villanova a Ostuni ndr) della seconda edizione della “Settimana della bellezza”, che avrà luogo domani mattina alle ore 10.00.
“Non possiamo soggiacere ad una tentazione pietistica – ha aggiunto il Presidente – quando una duna, nel corso di una notte, viene trasformata in una piscina, non bisogna avere nessun tipo di comprensione. L’abbattimento delle dune sta producendo fenomeni inquietanti. L’erosione delle coste è frutto di questa stagione di caccia nei confronti del territorio. Noi come Regione Puglia aiutiamo i comuni, anche finanziariamente, a procedere agli abbattimenti. Ecomostri, immobili abusivi che violano il paesaggio, la natura, la bellezza e che sono soltanto simboli di una idea speculativa del territorio vanno abbattuti. Noi abbiamo il diritto ad appropriarci di ciò che è un bene comune, di ciò che è un bene di tutti. Anche lo sguardo sull’orizzonte, il rapporto con la costa e con il mare sono un bene da proteggere. Quando si costruisce senza sapere cosa c’è sotto – ha concluso Vendola - quando si costruisce sulla falda, sulla lama o sulla gravina, quando si ferisce una duna, si fa molto male al corpo della nostra terra. E noi abbiamo il dovere di difenderlo”.
La Vicepresidente, con delega alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente ha ricordato come la legge regionale, la n. 15 “Norme in materia di funzioni regionali di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio” approvata dalla Regione Puglia l’11 giugno del 2012, sia oggi in piena fase attuativa.
“Il monitoraggio degli abusi ormai è entrato a regime – ha detto la Barbanente - e la Regione svolge un costante controllo dell’abusivismo attraverso informazioni acquisite dai Comuni che confluiscono in una banca dati integrata nel Sistema Informativo Regionale. L’intervento di domani a Villanova si inserisce nell’ambito della collaborazione con l’autorità giudiziaria avviata sin dalla fase di approvazione della legge e che, inaugurata dalla stipula di un protocollo di intesa con la Procura di Lecce, si sta estendendo anche alla Procura della Repubblica di Foggia e alla Procura distrettuale di Brindisi, Lecce e Taranto”.
“Con la delibera del novembre 2012 – ha concluso la Barbanente - la Regione ha anticipato € 150.000 del fondo di rotazione per la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi ai primi Comuni che ne hanno fatto richiesta, e cioè Bari, Casamassima, Manfredonia, San Giovanni Rotondo e San Giorgio Ionico. Con la delibera del 2013 invece la Regione Puglia ha finanziato il 100% delle domande pervenute”.