BARI - “Sebbene le parole del direttore regionale dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, tendano a tranquillizzare tutti, non nascondiamo un pizzico di preoccupazione per quanto sta avvenendo nel Basso Salento, dove sono stati scoperti rifiuti sotterrati la cui natura non è ancora del tutto chiara.
Poiché qualche tempo addietro dalle rivelazioni di un pentito emerse un’indiscrezione, poi smentita, sulla Puglia utilizzata come discarica, non vorremmo che i fatti diano torto a chi ha dato per scontato che il nostro territorio non sia una sorta di “Terra dei fuochi”.
Per tranquillizzare la popolazione, però, crediamo che mai come in questo momento si renda necessario un attento monitoraggio. A Brindisi e provincia, ad esempio, già la situazione ambientale non risulta essere un modello, a causa degli insediamenti industriali e dei dati sulle patologie tumorali che sono stati diffusi non più tardi di una decina di giorni fa. Aggiungere la beffa al danno già ricevuto, ci sembra francamente eccessivo.
Tra l’altro, proprio il professor Assennato afferma in una intervista che ‘nessuno ha dato finora indicazioni all’Arpa sulla localizzazione dei siti’, con riferimento, appunto, al Salento, il che lascia piuttosto perplessi.
Ci attendiamo, pertanto, un intervento deciso e chiarificatore della giunta regionale, affinché sia avviato un percorso parallelo a quello della Magistratura per dare ai cittadini pugliesi, non solo a quelli salentini, le necessarie e tranquillizzanti garanzie sotto il profilo della salute e della vivibilità ”.
A riferirlo in una nota il presidente del Gruppo de “La Puglia prima di tutto”, Franco De Biasi.
Poiché qualche tempo addietro dalle rivelazioni di un pentito emerse un’indiscrezione, poi smentita, sulla Puglia utilizzata come discarica, non vorremmo che i fatti diano torto a chi ha dato per scontato che il nostro territorio non sia una sorta di “Terra dei fuochi”.
Per tranquillizzare la popolazione, però, crediamo che mai come in questo momento si renda necessario un attento monitoraggio. A Brindisi e provincia, ad esempio, già la situazione ambientale non risulta essere un modello, a causa degli insediamenti industriali e dei dati sulle patologie tumorali che sono stati diffusi non più tardi di una decina di giorni fa. Aggiungere la beffa al danno già ricevuto, ci sembra francamente eccessivo.
Tra l’altro, proprio il professor Assennato afferma in una intervista che ‘nessuno ha dato finora indicazioni all’Arpa sulla localizzazione dei siti’, con riferimento, appunto, al Salento, il che lascia piuttosto perplessi.
Ci attendiamo, pertanto, un intervento deciso e chiarificatore della giunta regionale, affinché sia avviato un percorso parallelo a quello della Magistratura per dare ai cittadini pugliesi, non solo a quelli salentini, le necessarie e tranquillizzanti garanzie sotto il profilo della salute e della vivibilità ”.
A riferirlo in una nota il presidente del Gruppo de “La Puglia prima di tutto”, Franco De Biasi.