Emergenza tumori, “C'è un'altra realtà preoccupante: Brindisi”

BARI - “Poiché i numeri sono incontestabili, non crediamo ci sia qualcuno che possa mettere in discussione quanto emerso dalla XVIII riunione scientifica annuale dell’Associazione Italiana Registri Tumori, che ha scelto Taranto quale città simbolo per fare il punto sulla situazione.
Il bilancio non è confortante: proprio il capoluogo jonico detiene un primato per nulla invidiabile, che ha registrato oltre quattromila morti in un solo biennio e che rischia di stabilire nuovi record se nel frattempo non si fa qualcosa.
Poi c’è un’altra realtà, altrettanto preoccupante, di cui però si parla poco perché seconda alla stessa Taranto: Brindisi. Anche in questo caso la situazione andrebbe monitorata con grande attenzione, soprattutto perché da mesi si registrano allarmi che però sembra siano puntualmente ed incomprensibilmente ignorati. Ci riferiamo ai dati dell’associazione ‘Brindisi Bene Comune’ che ha segnalato come il numero di coloro con convivono con un tumore in provincia di Brindisi è più che raddoppiato nel decennio 1998-2008, con un incremento del 118%. Già qualche tempo addietro abbiamo chiesto all’assessorato regionale alla Salute di intervenire per fare chiarezza. Ma non c’è di fatto stata risposta.
Il che è incomprensibile perché si sta parlando della vita della gente. I cittadini di Brindisi chiedono da tempo un’indagine epidemiologica sulla situazione delle malattie tumorali nel loro territorio e riteniamo che la Regione abbia il preciso dovere di dare risposte e di correre ai ripari prima che sia troppo tardi”.
A riferirlo il presidente del Gruppo consiliare La Puglia prima di tutto, Franco De Biasi.