BARI - "Quando nel febbraio scorso Matteo Renzi mi chiese di rinunciare ad un ruolo di governo per assumere la guida della lista del PD nel Sud Italia avevo obbedito con gioia. La sua proposta mi offriva la possibilità di dare voce al Mezzogiorno che era rimasto politicamente assente nel nuovo governo. Mi veniva così affidato il compito di costruire il PD del Sud e di connetterlo all'Europa ed alle sue istituzioni. Queste le ragioni che ci avevano convinto ad accettare la candidatura e a rafforzarla attraverso quella di Elena Gentile, Stefano Minerva e Rosaria Liserri.
La segreteria nazionale ha poi deciso di far guidare tutte e 5 le liste delle europee da donne, al fine di valorizzare, con forza, la questione di genere.
Ho subito salutato con favore questa scelta, consapevole che sarei stato sostituito da Pina Picierno, componente della segreteria nazionale con la delega al Mezzogiorno ed alla legalità .
Il partito avrebbe guadagnato in freschezza e competenza.
Ho dunque subito fatto presente a Matteo Renzi che non c'era più bisogno di candidare anche me alle elezioni europee. Ma il segretario ha comunque ritenuto necessario candidarmi, pur non avendo io espresso alcuna mia personale aspirazione al ruolo di parlamentare europeo.
Comprendo dunque la vostra amarezza, ma devo dirvi che essa non ha fondamento perché il segretario ci ha chiesto questo impegno supplementare, senza porre alcuna condizione sui nostri futuri progetti politici, anzi sollecitandomi a seguire con la massima attenzione la preparazione delle prossime elezioni regionali senza escludere alcuna ipotesi.
Accolgo dunque il vostro documento come un invito a discutere al più presto se accettare o meno la candidatura alle europee alla luce delle mutate esigenze del partito.
Nel frattempo vi prego comunque di considerare che l'immagine delle liste del PD guidate da giovani donne è bellissima e commovente, densa di grandi significati politici.
Dunque manteniamo la calma e ragioniamo serenamente per trovare assieme al nostro segretario nazionale la migliore soluzione per il PD, per il Sud e per l'Italia". Così in una nota il segretario del Pd Puglia Michele Emiliano.
La segreteria nazionale ha poi deciso di far guidare tutte e 5 le liste delle europee da donne, al fine di valorizzare, con forza, la questione di genere.
Ho subito salutato con favore questa scelta, consapevole che sarei stato sostituito da Pina Picierno, componente della segreteria nazionale con la delega al Mezzogiorno ed alla legalità .
Il partito avrebbe guadagnato in freschezza e competenza.
Ho dunque subito fatto presente a Matteo Renzi che non c'era più bisogno di candidare anche me alle elezioni europee. Ma il segretario ha comunque ritenuto necessario candidarmi, pur non avendo io espresso alcuna mia personale aspirazione al ruolo di parlamentare europeo.
Comprendo dunque la vostra amarezza, ma devo dirvi che essa non ha fondamento perché il segretario ci ha chiesto questo impegno supplementare, senza porre alcuna condizione sui nostri futuri progetti politici, anzi sollecitandomi a seguire con la massima attenzione la preparazione delle prossime elezioni regionali senza escludere alcuna ipotesi.
Accolgo dunque il vostro documento come un invito a discutere al più presto se accettare o meno la candidatura alle europee alla luce delle mutate esigenze del partito.
Nel frattempo vi prego comunque di considerare che l'immagine delle liste del PD guidate da giovani donne è bellissima e commovente, densa di grandi significati politici.
Dunque manteniamo la calma e ragioniamo serenamente per trovare assieme al nostro segretario nazionale la migliore soluzione per il PD, per il Sud e per l'Italia". Così in una nota il segretario del Pd Puglia Michele Emiliano.