Europee: Pd Puglia, Emiliano si dedichi a regione

BARI - "Il ripensamento del segretario Matteo Renzi sulla candidatura quale capolista di Michele Emiliano alle europee, imbarazza non poco la Puglia per come si è conclusa". A riferirlo in una nota il capogruppo Pd alla Regione Puglia, Pino Romano.

"Avendo il sindaco di Bari e segretario del Pd Puglia - prosegue Romano - ricevuto esplicita sollecitazione da parte del presidente del Consiglio a rappresentare il partito in Europa, non si capisce cosa sia accaduto. Emiliano, che gode di grande consenso, ha ubbidito, ha messo il suo spirito di partito davanti a tutto, e ora? A questo punto chiediamo a Emiliano di ritirare la sua candidatura alle europee e di dedicarsi anima e cuore alla Puglia, dove c'è bisogno di portare avanti la costruzione del progetto del centrosinistra per il futuro della nostra regione. Emiliano è da sempre una risorsa importante per la Puglia e il Mezzogiorno, e sarà senz’altro un privilegio averlo ancora a lavorare qui con noi", conclude la nota di Romano.

Ancora più netta appare la posizione del consigliere regionale Pietro Mennea (Pd). "È sconcertante la proposta con cui il segretario del Pd, Matteo Renzi, dopo aver chiesto a Emiliano la disponibilità a rappresentare il partito alle prossime Europee, decide oggi di proporre un capolista diverso che già ricopre il ruolo di parlamentare. Dopo lo sforzo per tenere unito il Pd in Puglia, questa decisione sembra una mortificazione nei confronti di quanto fatto da Emiliano in questi dieci anni in cui ha svolto il ruolo di sindaco in maniera continuativa, sconfiggendo per due volte consecutive il centrodestra. Una leadership va conquistata sul campo e quella di Emiliano è stata confermata di recente dallo stesso Renzi che ha chiesto al sindaco di Bari, così come lo stesso Emiliano aveva pubblicato in un tweet, di sacrificarsi per guidare la lista alle europee. Questo colpo di scena, dunque, non solo mortifica Emiliano, ma tutti coloro che lo hanno sostenuto sul territorio pugliese e meridionale. Una leadership non si impone con un diktat, ma si guadagna sul campo con il lavoro e con i risultati, e Michele Emiliano ha dimostrato ampiamente di saperli conquistare. Il mio auspicio è che Renzi cambi idea e che Emiliano continui a correre per tutto il meridione, per dare a questo territorio quella leadership di cui ha bisogno e che ormai da tanto tempo manca".

EMILIANO: 'RAGIONIAMO CON RENZI PER BENE SUD' - "Quando nel febbraio scorso Matteo Renzi mi chiese di rinunciare ad un ruolo di governo per assumere la guida della lista del PD nel Sud Italia avevo obbedito con gioia. La sua proposta mi offriva la possibilità di dare voce al Mezzogiorno che era rimasto politicamente assente nel nuovo governo. Mi veniva così affidato il compito di costruire il PD del Sud e di connetterlo all'Europa ed alle sue istituzioni. Queste le ragioni che ci avevano convinto ad accettare la candidatura e a rafforzarla attraverso quella di Elena Gentile, Stefano Minerva e Rosaria Liserri.
La segreteria nazionale ha poi deciso di far guidare tutte e 5 le liste delle europee da donne, al fine di valorizzare, con forza, la questione di genere.
Ho subito salutato con favore questa scelta, consapevole che sarei stato sostituito da Pina Picierno, componente della segreteria nazionale con la delega al Mezzogiorno ed alla legalità.
Il partito avrebbe guadagnato in freschezza e competenza.
Ho dunque subito fatto presente a Matteo Renzi che non c'era più bisogno di candidare anche me alle elezioni europee. Ma il segretario ha comunque ritenuto necessario candidarmi, pur non avendo io espresso alcuna mia personale aspirazione al ruolo di parlamentare europeo.
Comprendo dunque la vostra amarezza, ma devo dirvi che essa non ha fondamento perché il segretario ci ha chiesto questo impegno supplementare, senza porre alcuna condizione sui nostri futuri progetti politici, anzi sollecitandomi a seguire con la massima attenzione la preparazione delle prossime elezioni regionali senza escludere alcuna ipotesi.
Accolgo dunque il vostro documento come un invito a discutere al più presto se accettare o meno la candidatura alle europee alla luce delle mutate esigenze del partito.
Nel frattempo vi prego comunque di considerare che l'immagine delle liste del PD guidate da giovani donne è bellissima e commovente, densa di grandi significati politici.
Dunque manteniamo la calma e ragioniamo serenamente per trovare assieme al nostro segretario nazionale la migliore soluzione per il PD, per il Sud e per l'Italia".

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