F1, il Mondiale 2014 ha già il suo leader?



di Piero Ladisa – La domanda sorge spontanea alla luce della prestazione monstre  di Lewis Hamilton nel corso del GP di Cina andato in scena nello scorso week-end a Shanghai: assisteremo ad una stagione monotona monopolizzata da un solo pilota (Vettel docet)? La risposta, sembra, almeno al momento propendere verso il si.
In Cina, così come in Malesia e in Bahrain, non c’è stata storia. Hamilton ha mostrato di essere superiore rispetto alla concorrenza. Nico Rosberg, primo degli inseguitori e suo compagno di squadra, ha fatto segnare un ritardo dalla vetta di circa 18". Un successo importante per l’inglese che sale a quota 25 in carriera, eguagliando gente del calibro di Jim Clark e Niki Lauda.
Senza il ritiro di Melbourne (problemi alla power unit), Hamilton sarebbe in testa al Mondiale. Invece è costretto a rincorrere Rosberg, attuale leader della classifica piloti. Il distacco però è minimo, con il tedesco avanti di sole quattro lunghezze (79 a 75). Dal 2007 (anno del debutto in F1) l’inglese non aveva mai centrato un filotto di tre successi consecutivi, neanche nella stagione del titolo iridato conquistato in McLaren (2008). Se dovesse continuare a sfornare prestazioni così eccelse, coronate da una superiorità tanto marcata quanto imbarazzante, la strada del dopo Vettel sembrerebbe già segnata.

A Shanghai si è celebrato anche il ritorno della Ferrari nelle posizioni che contano, dopo la gara disastrosa di Sakhir e un inizio di campionato al di sotto delle aspettative. La scuderia del Cavallino ha colto con Fernando Alonso, giunto terzo, il primo podio stagionale. Con i 15 ottenuti, lo spagnolo è diventato il pilota con più punti nella storia della Ferrari: ben 1.070, 4 in più di Michael Schumacher. Il team di Maranello ha chiuso al meglio una settimana turbolenta iniziata con l’annuncio delle dimissioni di Stefano Domenicali e la successiva nomina di Marco Mattiacci a capo della Gestione Sportiva.

Vettel dove sei finito? È l’interrogativo che in molti si sono posti dopo l’opaca prestazione del campione del mondo in carica in Cina. Ancora una volta, Seb è stato battuto dal compagno di box Daniel Ricciardo. Tra i due è stata battaglia vera, nonostante dal muretto della Red Bull avessero ordinato a Vettel di lasciare strada all’australiano. Una situazione non certo ottimale nella quale il tedesco non si era mai immedesimato, abituato sino allo scorso anno a dettar legge su ogni circuito.

Il prossimo appuntamento è in programma in Spagna, sul tracciato di Montmelò, l’11 maggio. Per quell’occasione molte scuderie porteranno delle migliorie che potrebbero, il condizionale è d’obbligo, essere cruciali per lo sviluppo delle monoposto e anche per le sorti di questo Mondiale.

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