BARI - “Mai come quest’anno la Festa del 25 aprile è attuale e va onorata con l’impegno ed il ricordo dei lavoratori e dei cittadini che si riconoscono nei valori della libertà, della Costituzione, della bandiera”: così il segretario generale della Uil di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, la Festa della Liberazione.
“Una festa che per Bari assume peraltro un significato particolare – dice il segretario – perché non bisogna dimenticare la storia: il capoluogo pugliese ospitò infatti a fine gennaio del 1944 il I Congresso del CLN, il Comitato di Liberazione Nazionale. In quell’occasione fu approvato all'unanimità un programma che prevedeva la ricostruzione del sindacato, l'attivazione delle commissioni interne sui luoghi di lavoro, la riorganizzazione del movimento cooperativo. Insomma, un sorta di pietra miliare nella storia moderna del nostro Paese”.
Una Festa di grande attualità “dal momento che c’è chi rinnega la storia d’Italia, dal Risorgimento al 25 aprile – dice Pugliese – parlando di secessione e gettando fango su chi invece ha dato la vita nel nome della libertà dal nazi-fascismo e dell’Unità del Paese. Ecco perché si rende quanto mai necessario rilanciare, soprattutto fra i giovani, i valori alla base del concetto di unità nazionale, che poi altro non sono che il fondamento storico, culturale e teorico della Costituzione repubblicana. Anche per questo – conclude il segretario – il 25 aprile deve essere la Festa di tutti gli italiani”.
“Una festa che per Bari assume peraltro un significato particolare – dice il segretario – perché non bisogna dimenticare la storia: il capoluogo pugliese ospitò infatti a fine gennaio del 1944 il I Congresso del CLN, il Comitato di Liberazione Nazionale. In quell’occasione fu approvato all'unanimità un programma che prevedeva la ricostruzione del sindacato, l'attivazione delle commissioni interne sui luoghi di lavoro, la riorganizzazione del movimento cooperativo. Insomma, un sorta di pietra miliare nella storia moderna del nostro Paese”.
Una Festa di grande attualità “dal momento che c’è chi rinnega la storia d’Italia, dal Risorgimento al 25 aprile – dice Pugliese – parlando di secessione e gettando fango su chi invece ha dato la vita nel nome della libertà dal nazi-fascismo e dell’Unità del Paese. Ecco perché si rende quanto mai necessario rilanciare, soprattutto fra i giovani, i valori alla base del concetto di unità nazionale, che poi altro non sono che il fondamento storico, culturale e teorico della Costituzione repubblicana. Anche per questo – conclude il segretario – il 25 aprile deve essere la Festa di tutti gli italiani”.
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