BARI - Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del segretario cittadino Fi Bari, Luigi D'Ambrosio Lettieri, a Mimmo Di Paola, candidato sindaco.
Caro Mimmo,
da dieci anni la nostra città è avvolta in una spessa coltre di nebbia. Una cortina alzata ad arte ed alimentata dalla propaganda delle amministrazioni di una sinistra nichilista e faziosa per nascondere il disagio profondo che dalle periferie al centro vive una città che non si riconosce più.
Quando, sono certo, sarai chiamato fra poco più di un mese a fare il sindaco di Bari dovrai fare i conti con le macerie sotto cui è seppellita l’anima di una città che aveva ben altri sogni, ben altri traguardi. Una città che doveva riprendersi lo scettro di Porta d’Oriente e d’Occidente e diventare la “Cittadella” per eccellenza di un Sud operoso e proiettato all’innovazione e allo sviluppo. E invece, dietro i ciak di una pressante, precisa e determinata regia della confusione e della mistificazione vive la paralisi di nodi cruciali insoluti e di tante legittime aspirazioni rimaste soffocate sotto il peso di una desolante demagogia.
I titoli di coda di questa amministrazione si avvicinano e sono facilmente declinabili perché i fatti sono più forti di audaci operazioni di marketing politico che esaltano gli improbabili primati positivi di un sindacopiù attento alla promozione effimera di se stesso che al progresso della comunità .
Sulla città incombono come una spada di Damocle i danni della demolizione dei palazzi di Punta Perotti, la gestione familistica del Petruzzelli, i Teatri chiusi con le gravi discriminazioni tra compagnie teatrali, la mobilità stradale indegna di una città metropolitana e piste ciclabili-vergogna che hanno fatto ridere tutta l’Italia, le barriere architettoniche, la ex caserma Rossani sprofondata in un vuoto progettuale a cui hanno dovuto far fronte i cittadini, il Teatro Margherita fantasma di sé stesso, la colpevole occasione mancata della Cittadella della Giustizia, un carcere che scoppia mentre si perdono gli stanziamenti per costruirne un altro, parcheggi rimasti scritti in pirotecnici programmi elettorali, lottizzazioni e varianti urbanistiche nel caos, improbabili progetti Fuksas, gestioni opache delle municipalizzate, periferie e zona industriale terre di nessuno con aziende e lavoratori utilizzati come passerelle elettorali, degrado, incuria, sporcizia, insicurezza, disoccupazione crescente e serrande abbassate, vocazioni tradite e mare dimenticato, fogna bianca da terzo mondo che nei giorni di pioggia trasforma molte strade in canali di scolo da percorrere con i gommoni.
Nel programma che, insieme a te e ai nostri concittadini abbiamo costruito in questi mesi di ascolto e di confronto, ci sono le risposte concrete che partono innanzitutto dalla percorribilità delle proposte avanzate. Cosa che contribuirà a ricostruire quel prezioso rapporto di fiducia tra istituzione e cittadino interrotto da dieci anni di saccheggio. Soprattutto i partiti devono ripercorrere quel filo d’Arianna dell’etica e della responsabilità che hanno smarrito. Deve essere restituita dignità a chi intende e ha sempre inteso la politica come servizio e non come serva di poteri, una dignità sottratta da chi agitando la bandiera di un populismo senza popolo ha ridotto a mera compravendita di interessi l’azione politica svendendo il futuro di questa città .
A tutti noi toccherà il dovere e la responsabilità di riportare al centro di un progetto credibile gli interessi della comunità . Avremo la responsabilità di ridisegnare la città in una visione di insieme, con il pragmatismo lungimirante che è proprio di chi, come te, diffida di ragionamenti astratti, lanciati nell’agone della contesa senza riscontri oggettivi.
Di una rivoluzione ha bisogno la nostra Bari. Innanzitutto nella direzione di una sostanziale discontinuità con chi ha inteso esercitare il potere politico e amministrativo di primo cittadino a uso e consumo del proprio carrierismo politico. Il nostro sforzo comune - supportato dalla condivisione di valori fondamentali e imprescindibili come la libertà di impresa, il lavoro, la competenza, il merito, la solidarietà - deve essere improntato a ridare ai nostri concittadini, attraverso una piattaforma programmatica senza promesse, ma con percorsi realistici, una speranza fondata: trovare finalmente l’antidoto ai frutti avvelenati prodotti da una fantomatica primavera. Quella stessa primavera che non intende rassegnarsi al fallimento conclamato, ma che con una finta verginità vuol continuare a mettere le mani sulla città . L’ennesimo inganno. Certa sinistra si sta presentando ai baresi come l’anti-potere quando rappresenta, invece, a Bari, ma non solo, la più grande e accurata Fabbrica di potere che si sia mai vista dalle nostre parti, con tanto di cerchi magici e catene di montaggio pubblicitarie.
Il nostro percorso insieme non può che essere lastricato di parole di verità e di coerenza. E soprattutto di fatti. La concretezza del manager e una nuova responsabilità della politica possono dar vita ad una visione lunga che liberi Bari dall’ambiguità di una rima ammaliante eppure arrogantemente devastante.
Se noi saremo, come siamo, convinti che amministrare la cosa pubblica significa dare risposte realizzabili e produrre atti capaci di costruire una migliore qualità della vita nei nostri quartieri, di generare lavoro e impresa, di garantire servizi efficienti ed efficaci, allora noi, insieme, ne sapremo dare segnale tangibile ai nostri elettori. Quel che serve a Bari è un sindaco capace e onesto. Appoggiandoti, il centrodestra, con il contributo di proposte e di impegno di tutti i partiti e movimenti civici, riconosce il valore reciproco del servizio. Non una parola vuota, una tentazione demagogica, uno specchietto per le allodole. Ma la cifra di un percorso comune che si tradurrà in impegni concreti per la nostra città .
Recita un proverbio africano “Se si sogna da soli è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”. Quella che proponiamo a Bari e per Bari con te sindaco è una solida realtà .
Luigi d’Ambrosio Lettieri, Segretario cittadino di Forza Italia Bari
Caro Mimmo,
da dieci anni la nostra città è avvolta in una spessa coltre di nebbia. Una cortina alzata ad arte ed alimentata dalla propaganda delle amministrazioni di una sinistra nichilista e faziosa per nascondere il disagio profondo che dalle periferie al centro vive una città che non si riconosce più.
Quando, sono certo, sarai chiamato fra poco più di un mese a fare il sindaco di Bari dovrai fare i conti con le macerie sotto cui è seppellita l’anima di una città che aveva ben altri sogni, ben altri traguardi. Una città che doveva riprendersi lo scettro di Porta d’Oriente e d’Occidente e diventare la “Cittadella” per eccellenza di un Sud operoso e proiettato all’innovazione e allo sviluppo. E invece, dietro i ciak di una pressante, precisa e determinata regia della confusione e della mistificazione vive la paralisi di nodi cruciali insoluti e di tante legittime aspirazioni rimaste soffocate sotto il peso di una desolante demagogia.
I titoli di coda di questa amministrazione si avvicinano e sono facilmente declinabili perché i fatti sono più forti di audaci operazioni di marketing politico che esaltano gli improbabili primati positivi di un sindacopiù attento alla promozione effimera di se stesso che al progresso della comunità .
Sulla città incombono come una spada di Damocle i danni della demolizione dei palazzi di Punta Perotti, la gestione familistica del Petruzzelli, i Teatri chiusi con le gravi discriminazioni tra compagnie teatrali, la mobilità stradale indegna di una città metropolitana e piste ciclabili-vergogna che hanno fatto ridere tutta l’Italia, le barriere architettoniche, la ex caserma Rossani sprofondata in un vuoto progettuale a cui hanno dovuto far fronte i cittadini, il Teatro Margherita fantasma di sé stesso, la colpevole occasione mancata della Cittadella della Giustizia, un carcere che scoppia mentre si perdono gli stanziamenti per costruirne un altro, parcheggi rimasti scritti in pirotecnici programmi elettorali, lottizzazioni e varianti urbanistiche nel caos, improbabili progetti Fuksas, gestioni opache delle municipalizzate, periferie e zona industriale terre di nessuno con aziende e lavoratori utilizzati come passerelle elettorali, degrado, incuria, sporcizia, insicurezza, disoccupazione crescente e serrande abbassate, vocazioni tradite e mare dimenticato, fogna bianca da terzo mondo che nei giorni di pioggia trasforma molte strade in canali di scolo da percorrere con i gommoni.
Nel programma che, insieme a te e ai nostri concittadini abbiamo costruito in questi mesi di ascolto e di confronto, ci sono le risposte concrete che partono innanzitutto dalla percorribilità delle proposte avanzate. Cosa che contribuirà a ricostruire quel prezioso rapporto di fiducia tra istituzione e cittadino interrotto da dieci anni di saccheggio. Soprattutto i partiti devono ripercorrere quel filo d’Arianna dell’etica e della responsabilità che hanno smarrito. Deve essere restituita dignità a chi intende e ha sempre inteso la politica come servizio e non come serva di poteri, una dignità sottratta da chi agitando la bandiera di un populismo senza popolo ha ridotto a mera compravendita di interessi l’azione politica svendendo il futuro di questa città .
A tutti noi toccherà il dovere e la responsabilità di riportare al centro di un progetto credibile gli interessi della comunità . Avremo la responsabilità di ridisegnare la città in una visione di insieme, con il pragmatismo lungimirante che è proprio di chi, come te, diffida di ragionamenti astratti, lanciati nell’agone della contesa senza riscontri oggettivi.
Di una rivoluzione ha bisogno la nostra Bari. Innanzitutto nella direzione di una sostanziale discontinuità con chi ha inteso esercitare il potere politico e amministrativo di primo cittadino a uso e consumo del proprio carrierismo politico. Il nostro sforzo comune - supportato dalla condivisione di valori fondamentali e imprescindibili come la libertà di impresa, il lavoro, la competenza, il merito, la solidarietà - deve essere improntato a ridare ai nostri concittadini, attraverso una piattaforma programmatica senza promesse, ma con percorsi realistici, una speranza fondata: trovare finalmente l’antidoto ai frutti avvelenati prodotti da una fantomatica primavera. Quella stessa primavera che non intende rassegnarsi al fallimento conclamato, ma che con una finta verginità vuol continuare a mettere le mani sulla città . L’ennesimo inganno. Certa sinistra si sta presentando ai baresi come l’anti-potere quando rappresenta, invece, a Bari, ma non solo, la più grande e accurata Fabbrica di potere che si sia mai vista dalle nostre parti, con tanto di cerchi magici e catene di montaggio pubblicitarie.
Il nostro percorso insieme non può che essere lastricato di parole di verità e di coerenza. E soprattutto di fatti. La concretezza del manager e una nuova responsabilità della politica possono dar vita ad una visione lunga che liberi Bari dall’ambiguità di una rima ammaliante eppure arrogantemente devastante.
Se noi saremo, come siamo, convinti che amministrare la cosa pubblica significa dare risposte realizzabili e produrre atti capaci di costruire una migliore qualità della vita nei nostri quartieri, di generare lavoro e impresa, di garantire servizi efficienti ed efficaci, allora noi, insieme, ne sapremo dare segnale tangibile ai nostri elettori. Quel che serve a Bari è un sindaco capace e onesto. Appoggiandoti, il centrodestra, con il contributo di proposte e di impegno di tutti i partiti e movimenti civici, riconosce il valore reciproco del servizio. Non una parola vuota, una tentazione demagogica, uno specchietto per le allodole. Ma la cifra di un percorso comune che si tradurrà in impegni concreti per la nostra città .
Recita un proverbio africano “Se si sogna da soli è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”. Quella che proponiamo a Bari e per Bari con te sindaco è una solida realtà .
Luigi d’Ambrosio Lettieri, Segretario cittadino di Forza Italia Bari