di Luca Losito - Il 27 aprile, data dell'ultima del campionato d'Eccellenza, si avvicina inesorabilmente. Ad Andria si sogna una festa promozione in casa degli odiatissimi cugini tranesi, ma la dura realtà impone agli azzurri la vittoria nel derby anche per i play-off. Al Gallipoli, purtropppo, basterà battere una spensierata Virtus Francavilla di fronte ai propri tifosi per conquistare la promozione diretta in Serie D. Non proprio una "mission impossible", siamo realisti.
La speranza, però, è sempre l'ultima a morire. Quindi, tra una gufata e l'altra, la Fidelis nel derby sul campo della "16 bis" deve avere chiare alcune cose: vincendo terrebbe il Molfetta almeno a -11, evitando così agli azzurri di disputare la semifinale; la squadra di Ragno affronterebbe solo la finale in gara secca (con Mola o Casarano, ndr) al Degli Ulivi per vincere il play-off del girone; dunque resterebbero semifinale e finale del play-off Nazionale per approdare finalmente in Serie D. Altre 5 gare, dunque. Senza semifinale.
Un extra che potrebbe pesare non poco sulle già affaticate gambe degli atleti andriesi. Tuttavia, calcoli a parte, in casa azzurra si deve comunque sperare sino all'ultimo nel primo posto, anche perché il cammino è da promozione diretta. Sebbene le speranze si siano ormai ridotte al lumicino, è giusto non abbandonarle del tutto. Nel peggiore dei casi, i conti sono già fatti e i ragazzi di Ragno non si faranno certo cogliere impreparati.
La speranza, però, è sempre l'ultima a morire. Quindi, tra una gufata e l'altra, la Fidelis nel derby sul campo della "16 bis" deve avere chiare alcune cose: vincendo terrebbe il Molfetta almeno a -11, evitando così agli azzurri di disputare la semifinale; la squadra di Ragno affronterebbe solo la finale in gara secca (con Mola o Casarano, ndr) al Degli Ulivi per vincere il play-off del girone; dunque resterebbero semifinale e finale del play-off Nazionale per approdare finalmente in Serie D. Altre 5 gare, dunque. Senza semifinale.
Un extra che potrebbe pesare non poco sulle già affaticate gambe degli atleti andriesi. Tuttavia, calcoli a parte, in casa azzurra si deve comunque sperare sino all'ultimo nel primo posto, anche perché il cammino è da promozione diretta. Sebbene le speranze si siano ormai ridotte al lumicino, è giusto non abbandonarle del tutto. Nel peggiore dei casi, i conti sono già fatti e i ragazzi di Ragno non si faranno certo cogliere impreparati.