BARI - "Ad oggi non è ancora chiaro chi ha sbagliato e dove sono le responsabilità della cattiva gestione dei fondi strutturali europei negli anni scorsi. Proprio per capire perché l’Italia abbia accumulato ritardi nella rendicontazione e perché non sia stata in grado di spendere tutte le risorse messe a disposizione dall'Europa, darò corso ad un'indagine conoscitiva". E' quanto annunciato dal presidente della Commissione per le politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd, durante l'audizione del sottosegretario Delrio.
"Trovo assurdo che non sia ancora stata fatta un'analisi delle scelte compiute in passato, un atto dal quale si possa evincere cosa non ha funzionato. Ancora più assurdo, considerato il grave momento vissuto dalla nostra economia, è che l'Italia corra il rischio, come affermato dal sottosegretario Delrio, di perdere 5 miliardi di euro".
"Non possiamo più commettere gli errori del passato. Le risorse europee non dovranno essere disperse in tanti, troppi microinterventi che poi nessuno ricorda e che sicuramente non servono per far ripartire il nostro Paese. Meglio puntare su pochi e grandi interventi, soprattutto infrastrutturali, che possano servire a colmare innanzitutto il divario Nord-Sud. Il Sud deve tornare ad essere centrale nelle politiche di rilancio della nostra economia, perché la ripresa, quando arriverà , deve poter essere agganciata da tutti".
"Trovo assurdo che non sia ancora stata fatta un'analisi delle scelte compiute in passato, un atto dal quale si possa evincere cosa non ha funzionato. Ancora più assurdo, considerato il grave momento vissuto dalla nostra economia, è che l'Italia corra il rischio, come affermato dal sottosegretario Delrio, di perdere 5 miliardi di euro".
"Non possiamo più commettere gli errori del passato. Le risorse europee non dovranno essere disperse in tanti, troppi microinterventi che poi nessuno ricorda e che sicuramente non servono per far ripartire il nostro Paese. Meglio puntare su pochi e grandi interventi, soprattutto infrastrutturali, che possano servire a colmare innanzitutto il divario Nord-Sud. Il Sud deve tornare ad essere centrale nelle politiche di rilancio della nostra economia, perché la ripresa, quando arriverà , deve poter essere agganciata da tutti".
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