di Nicola Zuccaro - Il ciclismo quale sport individuale, fatto, caratterizzato da sacrifici e salite, può risultare ugualmente vincente se praticato in squadra. Il riferimento - al limite del metaforico - si presta per descrivere
la sinergia che unisce i Comuni di Bari, Bitonto, Molfetta e Giovinazzo per organizzare al meglio la tappa del Giro d'Italia - la prima nei confini nazionali, dopo il prologo in Irlanda - e che si concluderà il 13 maggio
nel capoluogo pugliese lungo un circuito cittadino di 10 km da percorrere in 9 giri.L'evento va però oltre la quasi centenaria popolarità sportiva poichè il coinvolgimento di 4 comuni dell'hinterland barese, con Bari quale capofila, rappresenta una valida occasione per poter effettuare le prove generali di quella che potrà essere - in un futuro non immediato - la Città Metropolitana.
In attesa dell'avvio definitivo della stessa, come sottolineato da Tommaso De Palma - Sindaco di Giovinazzo - la disputa della prima tappa del Giro d'Italia a Bari costituisce già un riconoscimento all'Amministrazione Comunale diretta da Michele Emiliano.
E, nella metafora che caratterizza le fatiche della vita quotidiana - come indicato dall'Assessore allo Sport del Comune di Molfetta, Laghezza - che l'evento sportivo, per Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto, potrebbe rappresentare, sin dalla sua fase organizzativa, un valido corso di cittadinanza attiva.
Non è un caso che i 4 Comuni coinvolti beneficieranno dei finanziamenti per le piste ciclabili, stanziati dall'Assessorato Regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Puglia.
