di Andrea Stano - Real Madrid-Bayern di Monaco è il big match di questa stagione di Champions League. La partita è da molti considerata una sorta di finale anticipata ma a Lisbona ci può arrivare una sola delle due squadre.
Al Santiago Bernabeu finisce 1 a 0 per i padroni di casa che ottengono il successo grazie alla rete di Karim Benzema al 19esimo minuto.
E’ la supersfida (per la prima volta uno contro l’altro) tra due dei migliori tecnici del pianeta, Guardiola e Ancelotti. Insieme vantano trentuno trofei in carriera da allenatori. Entrambi hanno conquistato due Champions, rispettivamente col Barcellona e con il Milan.
L’ex mister di Chelsea e Psg riabbraccia Ronaldo che, nonostante il pericolo di una ricaduta, scende regolarmente in campo, complici anche le pressioni esercitate del lusitano che voleva esserci ad ogni costo. La sorpresa riguarda l’esclusione di Gareth Bale, l’eroe della Copa del Rey. Il gallese è in panchina perchè colpito da un virus influenzale in settimana.
Guardiola propone Mandzukic in avanti con alle spalle lo spietato trio Ribery-Kroos-Robben. Il capocannoniere bavarese di coppa Muller si accomoda in panchina.
L’appuntamento con la storia è alle 20.45 quando l’arbitro Webb fischia il calcio d’inizio.
Il primo quarto d’ora è di fabbrica squisitamente tedesca. Il Real è intontito dal possesso palla degli ospiti (sarà del 75% a fine primo tempo) che giocano molto vicini tra loro privilegiando le corsie esterne e costringendo la retroguardia delle merengues a retrocedere lasciando così libero il calciatore a rimorchio di turno.
Però, incredibile ma vero, dopo le occasioni pervenute tra i piedi di Robben e Kross, il Real compie un capolavoro di contropiede al 19esimo: Coentrao riceve la verticalizzazione di Modric e serve Benzema che a porta sguarnita appoggia in rete.
Al 27’ azione fotocopia: stavolta però Ronaldo sciupa clamorosamente il raddoppio.
Il Bayern ricomincia a ricamare piacevoli fraseggi sul campo ma, a testuggine, il Real, chiuso nella propria trequarti, riesce a sventare le copiose scorribande offensive.
Sul finale del primo tempo Di Maria si divora un gol pazzesco colpendo male il pallone a due passi da Neur. Davvero una bella partita. Non ci sono sostituzioni a inizio secondo tempo.
Parte forte il Real che con Ronaldo sfiora il raddoppio ma il diagonale sinistro del portoghese viene disinnescato dal numero uno al mondo.
Il duello si ripresenterà al 68esimo ma ancora Neur dirà di no al sinistro di CR9. Nel frattempo il Bayern ha ripreso le redini della situazione nelle proprie mani producendo una mole di gioco impressionante seppur inconcludente.
Guardiola allora ridefinisce l’undici in campo inserendo Martinez, Gotze e Muller per Rafinha, Schweinsteiger e Ribery, quest’ultimo poco lucido questa sera.
Nel Real la staffetta preannunciata Ronaldo-Bale si concretizza al minuto 73. Buona prova del fenomeno della Madeira reduce da un fastidioso risentimento al bicipite femorale sinistro.
Bisogna attendere l’80esimo per la prima vera palla gol del Bayern. Se la procura Muller che calcia forte dal limite non inquadrando di pochissimo lo specchio della porta.
Quattro minuti più tardi è mostruoso Casillas che si supera sulla conclusione a distanza ravvicinata di Mario Gotze.
Sul finale ancora Muller reclama un calcio di rigore negatogli da Webb, giustamente.
Termina 1 a 0, vince il Real Madrid ma i giochi sono ancora aperti e la qualificazione alla finale verrà decisa martedì prossimo all’Allianz Arena nella gara di ritorno.
Il Bayern di Monaco pecca di cinismo, quella qualità tanto ricercata dal presidente onorario Beckenbauer che mal sopporta l’ornamentale tiki-taka guardiolano.
Ottima prova dei blancos guidati dall’esperto Carletto Ancelotti. Partita di rimessa e, dopo il gol segnato, ottima concentrazione per addomesticare il vantaggio avvicinandosi spesso anche alla rete del 2 a 0.
Al Santiago Bernabeu finisce 1 a 0 per i padroni di casa che ottengono il successo grazie alla rete di Karim Benzema al 19esimo minuto.
E’ la supersfida (per la prima volta uno contro l’altro) tra due dei migliori tecnici del pianeta, Guardiola e Ancelotti. Insieme vantano trentuno trofei in carriera da allenatori. Entrambi hanno conquistato due Champions, rispettivamente col Barcellona e con il Milan.
L’ex mister di Chelsea e Psg riabbraccia Ronaldo che, nonostante il pericolo di una ricaduta, scende regolarmente in campo, complici anche le pressioni esercitate del lusitano che voleva esserci ad ogni costo. La sorpresa riguarda l’esclusione di Gareth Bale, l’eroe della Copa del Rey. Il gallese è in panchina perchè colpito da un virus influenzale in settimana.
Guardiola propone Mandzukic in avanti con alle spalle lo spietato trio Ribery-Kroos-Robben. Il capocannoniere bavarese di coppa Muller si accomoda in panchina.
L’appuntamento con la storia è alle 20.45 quando l’arbitro Webb fischia il calcio d’inizio.
Il primo quarto d’ora è di fabbrica squisitamente tedesca. Il Real è intontito dal possesso palla degli ospiti (sarà del 75% a fine primo tempo) che giocano molto vicini tra loro privilegiando le corsie esterne e costringendo la retroguardia delle merengues a retrocedere lasciando così libero il calciatore a rimorchio di turno.
Però, incredibile ma vero, dopo le occasioni pervenute tra i piedi di Robben e Kross, il Real compie un capolavoro di contropiede al 19esimo: Coentrao riceve la verticalizzazione di Modric e serve Benzema che a porta sguarnita appoggia in rete.
Al 27’ azione fotocopia: stavolta però Ronaldo sciupa clamorosamente il raddoppio.
Il Bayern ricomincia a ricamare piacevoli fraseggi sul campo ma, a testuggine, il Real, chiuso nella propria trequarti, riesce a sventare le copiose scorribande offensive.
Sul finale del primo tempo Di Maria si divora un gol pazzesco colpendo male il pallone a due passi da Neur. Davvero una bella partita. Non ci sono sostituzioni a inizio secondo tempo.
Parte forte il Real che con Ronaldo sfiora il raddoppio ma il diagonale sinistro del portoghese viene disinnescato dal numero uno al mondo.
Il duello si ripresenterà al 68esimo ma ancora Neur dirà di no al sinistro di CR9. Nel frattempo il Bayern ha ripreso le redini della situazione nelle proprie mani producendo una mole di gioco impressionante seppur inconcludente.
Guardiola allora ridefinisce l’undici in campo inserendo Martinez, Gotze e Muller per Rafinha, Schweinsteiger e Ribery, quest’ultimo poco lucido questa sera.
Nel Real la staffetta preannunciata Ronaldo-Bale si concretizza al minuto 73. Buona prova del fenomeno della Madeira reduce da un fastidioso risentimento al bicipite femorale sinistro.
Bisogna attendere l’80esimo per la prima vera palla gol del Bayern. Se la procura Muller che calcia forte dal limite non inquadrando di pochissimo lo specchio della porta.
Quattro minuti più tardi è mostruoso Casillas che si supera sulla conclusione a distanza ravvicinata di Mario Gotze.
Sul finale ancora Muller reclama un calcio di rigore negatogli da Webb, giustamente.
Termina 1 a 0, vince il Real Madrid ma i giochi sono ancora aperti e la qualificazione alla finale verrà decisa martedì prossimo all’Allianz Arena nella gara di ritorno.
Il Bayern di Monaco pecca di cinismo, quella qualità tanto ricercata dal presidente onorario Beckenbauer che mal sopporta l’ornamentale tiki-taka guardiolano.
Ottima prova dei blancos guidati dall’esperto Carletto Ancelotti. Partita di rimessa e, dopo il gol segnato, ottima concentrazione per addomesticare il vantaggio avvicinandosi spesso anche alla rete del 2 a 0.
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