L'Aquila, 5 anni dopo il dramma

L'AQUILA - Sono trascorsi ben 5 anni da quella notte che l'Aquila non scorderà mai. Una scossa di magnitudo 5.9 fece tremare la città e 56 comuni limitrofi.

Un bilancio terribile: 309 vittime, oltre 1500 feriti, 10 mila edifici danneggiati, danni stimati per 10 miliardi. E una città che ancora oggi non sa quando potrà tornare a camminare nelle strade antiche del suo centro storico. Per ricordare la notte che cambiò il volto e l'anima dell'Aquila, una fiaccolata sfila anche quest'anno (il corteo è partito alle 22.30) da via XX Settembre.

Una sosta davanti alla Casa dello Studente, sotto le cui macerie morirono otto giovani, e infine piazza Duomo. Qui intorno a mezzanotte e trenta vengono letti i nomi di tutte le persone che persero la vita a causa del terremoto. Poi, nella Chiesa di S. Maria del Suffragio, la messa celebrata dall'Arcivescovo Giuseppe Petrocchi. Al termine, la veglia di preghiera "Aspettando le 3,32". All'ora esatta in cui nel 2009 la terra tremò, i 309 rintocchi che, con il linguaggio della campana della chiesa del Suffragio, scandiscono nel silenzio assoluto il ricordo delle vittime.

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