L’Asl di Brindisi rifonde oltre 400mila euro al Comune di Fasano
FASANO (BR). Grandi novità nella città di Fasano: l’Asl di Brindisi ha disposto un bonifico nei confronti del comune pari alla somma di 434.880,62 euro. Era stata proprio l’Amministrazione comunale, attraverso una missiva del capo dell’Avvocatura Ottavio Carparelli (come da precedente comunicato stampa del 31 gennaio scorso) a chiedere all’Asl che venissero versati nelle casse comunali 540.863,76 euro, così come stabilito dall’ordinanza dello scorso gennaio della Corte d’Appello di Lecce che rigettò l’istanza dell’Asl di sospensione dell’esecutività della sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale di Brindisi il 30 novembre 2012: una sentenza di condanna dell’Azienda sanitaria brindisina al pagamento della somma in questione (poi rideterminata in accordo col Comune negli attuali 434.880,62 euro) frutto della controversia giudiziaria promossa anni addietro dal Comune di Fasano, al fine del riottenimento dell’immobile sito in contrada Scanzossa (di proprietà comunale) libero da cose e persone. L’immobile era destinato a Centro di riabilitazione dell’Asl.
"Si chiude positivamente per il Comune una controversia durata anni" ha dichiarato Renzo De Leonardis, assessore a Contenzioso ed Affari legali "finalmente, l’Asl ci ha destinato oltre 400mila euro che spettavano di diritto al Comune, così come da ordinanza della Corte d’Appello leccese ma che, se non avessimo impresso l’accelerata attraverso la diffida al pagamento inviata all’Azienda sanitaria dal nostro capo dell’Avvocatura comunale, probabilmente sarebbero arrivati chissà quando. Una nota positiva quindi che dimostra, ancora una volta, quanto sia importante che l’Amministrazione comunale alzi la voce per far valere i sacrosanti diritti del Comune vantati nei confronti di Enti, come in questo caso, o di privati".
Daniele Martini
"Si chiude positivamente per il Comune una controversia durata anni" ha dichiarato Renzo De Leonardis, assessore a Contenzioso ed Affari legali "finalmente, l’Asl ci ha destinato oltre 400mila euro che spettavano di diritto al Comune, così come da ordinanza della Corte d’Appello leccese ma che, se non avessimo impresso l’accelerata attraverso la diffida al pagamento inviata all’Azienda sanitaria dal nostro capo dell’Avvocatura comunale, probabilmente sarebbero arrivati chissà quando. Una nota positiva quindi che dimostra, ancora una volta, quanto sia importante che l’Amministrazione comunale alzi la voce per far valere i sacrosanti diritti del Comune vantati nei confronti di Enti, come in questo caso, o di privati".
Daniele Martini