LECCE - I militari della Guardia di Finanza di Maglie, nel Leccese, hanno concluso una verifica fiscale nei confronti di un ingegnere che ha omesso di dichiarare base imponibile per circa mezzo milione di euro.
In particolare, e' stato constatato che il professionista, tra il 2009 e il 2013, ha omesso di dichiarare o registrare ricavi per circa 300mila euro e ha contabilizzato spese non deducibili per circa 200mila euro.
L'attivita' ispettiva e' stata caratterizzata dalla ricostruzione reale dei compensi del professionista, prendendo a base tutta la documentazione contabile ed extracontabile acquisita in sede di accesso presso lo studio.
E' cosi' emerso che l'ingegnere non aveva istituito l'impianto contabile e aveva provveduto in prima persona a compilare e presentare le prescritte dichiarazioni dei redditi indicando, spesso, spese non inerenti l'attivita' professionale. Tale comportamento ha reso particolarmente difficile la ricostruzione del reale volume degli affari.
L'ingegnere e' stato segnalato all' Agenzia delle Entrate di Lecce per il recupero delle somme dovute a titolo d'imposta.
In particolare, e' stato constatato che il professionista, tra il 2009 e il 2013, ha omesso di dichiarare o registrare ricavi per circa 300mila euro e ha contabilizzato spese non deducibili per circa 200mila euro.
L'attivita' ispettiva e' stata caratterizzata dalla ricostruzione reale dei compensi del professionista, prendendo a base tutta la documentazione contabile ed extracontabile acquisita in sede di accesso presso lo studio.
E' cosi' emerso che l'ingegnere non aveva istituito l'impianto contabile e aveva provveduto in prima persona a compilare e presentare le prescritte dichiarazioni dei redditi indicando, spesso, spese non inerenti l'attivita' professionale. Tale comportamento ha reso particolarmente difficile la ricostruzione del reale volume degli affari.
L'ingegnere e' stato segnalato all' Agenzia delle Entrate di Lecce per il recupero delle somme dovute a titolo d'imposta.