LECCE – Un incontro per illustrare le opportunità dell'affitto di poltrona/cabina. L'iniziativa, promossa da Camera di Commercio di Lecce e Confartigianato Imprese Lecce, si svolgerà lunedì prossimo, alle 16, nella sala conferenze dell'ente camerale.
Interverranno Marco Maceroni, del Ministero dello Sviluppo Economico, Antonio Ignone, presidente Confartigianato Benessere, Angelo Vincenti, della Camera di Commercio di Lecce e Alberto Fedele, della ASL Lecce.
L’affitto di poltrona/cabina è un strumento giuridico già molto diffuso in altri Paesi. In Puglia è stato recepito con la delibera di Giunta regionale, pubblicata sul Burp numero 51 del 15 aprile scorso. Questo istituto giuridico rappresenta una risposta concreta tanto per i giovani imprenditori che vogliono lavorare con bassi costi, ma nel rispetto della legge, quanto per un intero settore, quello del benessere, da sempre gravemente vessato dal fenomeno dell’abusivismo.
Grazie ad esso, un imprenditore titolare di un salone di acconciatura o di centro estetico può, con uno specifico contratto e dietro pagamento di un determinato corrispettivo, cedere in uso a favore di un altro imprenditore, in possesso dell’abilitazione professionale, una postazione di lavoro già esistente, affinché quest’ultimo possa esercitare autonomamente la propria attività.
«Questo momento di confronto consentirà agli interessati di approfondire le conoscenze del nuovo istituto e gli strumenti operativi utili per l’avvio dell’attività - sottolinea il presidente dell’ente camerale, Alfredo Prete - Anche quest’azione rientra nell’attività di promozione e sostegno del sistema imprenditoriale locale svolta da sempre dalla Camera di Commercio di Lecce».
«Confartigianato Imprese - fa sapere il presidente provinciale, Luigi Derniolo - ha, da tempo, sostenuto ed incoraggiato l’adozione di questo strumento. L’affitto di poltrona/cabina consente sia la riduzione e l’ottimizzazione dei costi fissi per i titolari di saloni di acconciatura e centri estetici, sia la possibilità di regolarizzare l’attività di quelli operatori che, non potendo sostenere i costi di gestione di un’azienda, svolgono l’attività in maniera “sommersa”, senza il rispetto della normativa legale e delle più elementari prescrizioni igienico-sanitarie. Particolarmente significativa, a tal proposito, è stata la condivisione del percorso di studio e approfondimento dell’istituto con la Asl di Lecce».
Interverranno Marco Maceroni, del Ministero dello Sviluppo Economico, Antonio Ignone, presidente Confartigianato Benessere, Angelo Vincenti, della Camera di Commercio di Lecce e Alberto Fedele, della ASL Lecce.
L’affitto di poltrona/cabina è un strumento giuridico già molto diffuso in altri Paesi. In Puglia è stato recepito con la delibera di Giunta regionale, pubblicata sul Burp numero 51 del 15 aprile scorso. Questo istituto giuridico rappresenta una risposta concreta tanto per i giovani imprenditori che vogliono lavorare con bassi costi, ma nel rispetto della legge, quanto per un intero settore, quello del benessere, da sempre gravemente vessato dal fenomeno dell’abusivismo.
Grazie ad esso, un imprenditore titolare di un salone di acconciatura o di centro estetico può, con uno specifico contratto e dietro pagamento di un determinato corrispettivo, cedere in uso a favore di un altro imprenditore, in possesso dell’abilitazione professionale, una postazione di lavoro già esistente, affinché quest’ultimo possa esercitare autonomamente la propria attività.
«Questo momento di confronto consentirà agli interessati di approfondire le conoscenze del nuovo istituto e gli strumenti operativi utili per l’avvio dell’attività - sottolinea il presidente dell’ente camerale, Alfredo Prete - Anche quest’azione rientra nell’attività di promozione e sostegno del sistema imprenditoriale locale svolta da sempre dalla Camera di Commercio di Lecce».
«Confartigianato Imprese - fa sapere il presidente provinciale, Luigi Derniolo - ha, da tempo, sostenuto ed incoraggiato l’adozione di questo strumento. L’affitto di poltrona/cabina consente sia la riduzione e l’ottimizzazione dei costi fissi per i titolari di saloni di acconciatura e centri estetici, sia la possibilità di regolarizzare l’attività di quelli operatori che, non potendo sostenere i costi di gestione di un’azienda, svolgono l’attività in maniera “sommersa”, senza il rispetto della normativa legale e delle più elementari prescrizioni igienico-sanitarie. Particolarmente significativa, a tal proposito, è stata la condivisione del percorso di studio e approfondimento dell’istituto con la Asl di Lecce».