BARI - “Mi auguro che con la proposta di legge approvata oggi in II Commissione si sia conclusa l’odissea degli ex dipendenti del Consorzio Agrario di Taranto, per anni inconsapevoli vittime della burocrazia.
A differenza dei loro colleghi del Consorzio di Bari e Brindisi, i dipendenti del Consorzio Agrario di Taranto nel 1999 non furono collocati nei ruoli regionali anche a causa del mutamento della ragione sociale dell’ente e della assurda discriminazione che consentì – ai soli dipendenti del Consorzio lucano confluito in quello di Taranto – di essere assorbiti dalla Regione Basilicata. I 13 dipendenti che da anni non usufruiscono più di alcuna copertura assistenziale è perché venuto meno il termine della mobilità, hanno finalmente ottenuto giustizia e di ciò non posso che esprimere la mia personale soddisfazione, avendone sostenuta e condivisa la loro legittima battaglia”. A riferirlo in una nota il Consigliere regionale del PdL-FI, Pietro Lospinuso.
A differenza dei loro colleghi del Consorzio di Bari e Brindisi, i dipendenti del Consorzio Agrario di Taranto nel 1999 non furono collocati nei ruoli regionali anche a causa del mutamento della ragione sociale dell’ente e della assurda discriminazione che consentì – ai soli dipendenti del Consorzio lucano confluito in quello di Taranto – di essere assorbiti dalla Regione Basilicata. I 13 dipendenti che da anni non usufruiscono più di alcuna copertura assistenziale è perché venuto meno il termine della mobilità, hanno finalmente ottenuto giustizia e di ciò non posso che esprimere la mia personale soddisfazione, avendone sostenuta e condivisa la loro legittima battaglia”. A riferirlo in una nota il Consigliere regionale del PdL-FI, Pietro Lospinuso.
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