Manfredonia: la richiesta di chiarimenti sul futuro di Energas giunge sui tavoli ministeriali del Governo Renzi

FOGGIA - Il deputato 5 Stelle D’Ambrosio presenta una interrogazione parlamentare sul deposito di GPL a sud di Siponto. Domani, intanto, in piazza del Popolo arriva “Europa5Stelle” tour con i deputati Brescia e Cariello

Il progetto di un deposito di GPL della Energas SpA, previsto a sud della località Siponto a Manfredonia, non convince i deputati del MoVimento 5 Stelle che presentano una interrogazione parlamentare indirizzata ai Ministri dell’Ambiente e della Cultura. L’area industriale interessata dalla realizzazione dell’impianto, infatti, sarebbe nelle vicinanze di una zona umida fra le più importanti d’Europa.

“Oggi risulta necessario comprende a che punto sia l’istanza di valutazione di impatto ambientale della Energas SpA – dichiara il deputato andriese Giuseppe D’Ambrosio (M5S) – Ritengo che il Ministro Galletti debba chiarire cosa si intende fare visto che l’insediamento di questa infrastruttura andrebbe a gravare su un territorio già significativamente interessato dalla presenza di attività che hanno già ricadute importanti sull’ambiente”.

Già dal 1999 la società Isosar Srl, incorporata da Energas, depositò presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare istanza di valutazione di impatto ambientale per la realizzazione dell’impianto. Una istanza aggiornata poi nella seconda metà del 2013, presso i Ministeri, la Regione Puglia, la Provincia di Foggia ed il comune di Manfredonia.

Domani, sabato 12 aprile, giunge intanto l’“Europa5Stelle” tour che vedrà la partecipazione del capogruppo M5S alla Camera Giuseppe Brescia e del collega bitontino Francesco Cariello, che con Giuseppe L’Abbate (M5S) presentò l’interpellanza sui parchi eolici off-shore nel golfo di Manfredonia. L’evento, previsto in piazza del Popolo a partire dalle ore 19.00, sarà l’occasione per conoscere il programma del MoVimento 5 Stelle in vista delle elezioni europee del 25 maggio. Un programma suddiviso in 7 punti: referendum per la permanenza nell’euro, abolizione del Fiscal Compact, adozione degli Eurobond, alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune, investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio, finanziamenti per le attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni e, infine, abolizione del pareggio di bilancio.