Milan, tris al Livorno: Balotelli, Taarabt e Pazzo in gol, ma l'ambiente resta teso

di Luca Losito - Il Milan liquida con un netto 3-0 un Livorno sin troppo rinunciatario e rilancia l'assalto all'Europa. Quella meno nobile, s'intende. I rossoneri centrano la quinta vittoria consecutiva, ma il finale di stagione nasconde comunque delle insidie per la banda di Seedorf: le sfide con Roma e Inter. Importante il rendimento della squadra in questi big-match, anche perché la società ha posto dei grossi interrogativi sulla gestione del tecnico olandese e senz'altro dei risultati positivi sarebbero ottime credenziali per un futuro alquanto nebuloso.

L'approccio di gara è ancora una volta sottotono. La circolazione di palla è lenta, i cambi di campo prevedibili e, al solito, l’unico che prova a saltare l’uomo è Taarabt perché Kakà ha ormai esaurito il carburante, Robinho si muove a regime ridotto. I primi 45 minuti registrano una traversa di Rami su un colpo di testa che prende in controtempo Bardi, un bel destro a giro di Kakà che non inquadra lo specchio di un soffio, e la zuccata vincente di Balotelli sul bell'invito di un ritrovato Constant. D’altra parte il Livorno non combina granché per mettere in difficoltà i rossoneri: Paulinho non punge, neanche quando ha occasioni propizie.

Nella ripresa il Milan mette la parola fine alle speranze toscane, perché alza finalmente il ritmo e trova subito il gol con Taarabt, servito da Balotelli. Mario poi si ripete anche con Pazzini, quando ormai il Livorno ha già alzato bandiera bianca. Finisce con la festa rossonera, e il Livorno con la testa già proiettata alle ultime quattro partite. Una sfida nel segno di SuperMario: gol da centravanti puro a sbloccare il match, condito da due assist preziosi per il raddoppio e il definitivo tris. Prestazione da top player, finalmente. Prandelli e l'Italia possono sorridere.

Il Milan piega, dunque, un Livorno tutt'altro che irresistibile. I rossoneri acciuffano il Parma e braccano da vicino quell'Europa che sembrava irraggiungibile prima del filotto pre-pasquale. Tuttavia, ad onor del vero, va precisato come non sia tutto rosa e fiori in casa milanista: Seedorf resterà sotto esame sino a fine stagione, nonostante l'ultimo periodo positivo. Venerdì, intanto, una delle sfide più dure della sua gestione: l'elegante e cinica Roma di Rudi Garcia, all'Olimpico. Uscirne indenni sarà molto difficile, oltre che doveroso per il traballante Clarence.

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