BARI - La Caritas diocesana di Bari-Bitonto esprime la sua vicinanza e solidarietà alla donna nigeriana vittima del pestaggio, avvenuto il 23 aprile in pieno centro a Bari. Pochi giorni sono trascorsi dalle celebrazioni della passione, morte e resurrezione di nostro Signore. Pasqua, ovvero liberazione dal male e dalla morte e possibilità di vita nuova, di riscatto. Pasqua negata ad una giovane donna che aveva deciso di dire "basta" ad una vita in prostituzione e schiavitù.
"L'episodio richiama l'attenzione di tutti noi su un fenomeno che attanaglia anche il nostro capoluogo, la tratta di esseri umani", dichiara Don Vito Piccinonna direttore di Caritas Diocesana.
"Si rimane smarriti di fronte a queste realtà. Circa duecento le donne che sono costrette a prostituirsi sulle strade del sud - est barese (dati 2013). La triste esperienza vissuta dalla giovane donna, possa servire a tutti noi, istituzioni, terzo settore e società civile a non abbassare la guardia su temi scomodi come la prostituzione e la tratta, nuova forma di schiavitù"
La Caritas diocesana, attraverso il lavoro dell'Ass. Micaela onlus, cerca di dare quotidianamente risposte concrete alle tante donne ferite nel corpo e nell'anima. Una unità mobile di strada e due comunità di accoglienza con un interessante lavoro formativo rivolto anche ad adolescenti e giovani sono gli strumenti preziosi messi in campo da undici anni nella nostra diocesi.
"L'episodio richiama l'attenzione di tutti noi su un fenomeno che attanaglia anche il nostro capoluogo, la tratta di esseri umani", dichiara Don Vito Piccinonna direttore di Caritas Diocesana.
"Si rimane smarriti di fronte a queste realtà. Circa duecento le donne che sono costrette a prostituirsi sulle strade del sud - est barese (dati 2013). La triste esperienza vissuta dalla giovane donna, possa servire a tutti noi, istituzioni, terzo settore e società civile a non abbassare la guardia su temi scomodi come la prostituzione e la tratta, nuova forma di schiavitù"
La Caritas diocesana, attraverso il lavoro dell'Ass. Micaela onlus, cerca di dare quotidianamente risposte concrete alle tante donne ferite nel corpo e nell'anima. Una unità mobile di strada e due comunità di accoglienza con un interessante lavoro formativo rivolto anche ad adolescenti e giovani sono gli strumenti preziosi messi in campo da undici anni nella nostra diocesi.
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