di Daniele Martini - Grandi novità in arrivo nella regione Puglia: é stato presentato in questi giorni, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Bari nel bene confiscato di Piazza San Pietro (II piano), il viaggio pugliese della Carovana Internazionale Antimafie, giunta, quest’anno, alla sua ventesima edizione e organizzata da Arci, Libera, Avviso Pubblico, dai tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e dalla Ligue de l’Enseignement, storica associazione francese impegnata sul tema dell’educazione popolare.
Il cammino della Carovana, partito da Lecce, e si concluderà a Minervino Murge il primo maggio, percorrendo, nel mezzo, tutte le province pugliesi, dalla Capitanata al brindisino, passando dalla terra di Bari, dalla Bat e fino alla provincia di Taranto. Durante il viaggio, ci saranno anche due eventi di rilevanza nazionale, entrambi concentrati il 30 aprile. I furgoni visiteranno infatti “Dimora dei templari”, azienda sequestrata sita nel comune di Gravina mentre, in provincia di Foggia, la Carovana ed i carovanieri parteciperanno, a San Severo, all’apposizione della prima pietra per la costruzione di un ecovillaggio che punta a riscattare i lavoratori stagionali.
Un tema particolarmente sentito, quest’ultimo, che si inserisce appieno nello spirito generale della carovana. Lo slogan scelto per questo 2014 è, infatti, “I nuovi schiavi”, insieme un monito ed una presa di coscienza di come, nel corso degli anni, l’assenza totale di diritti abbia generato un sistema economico che affonda le radici nelle diseguaglianze e nelle ingiustizie.
"La Carovana Antimafie" ha dichiarato Alessandro Cobianchi, coordinatore nazionale della Carovana e referente regionale di Libera Puglia "è uno strumento dall’eccezionale portata, fondamentale per raccontare le istanze dei territori coniugandole con le emergenze nazionali". Uno strumento, dunque e non semplicemente il fine della lotta. Piuttosto, una forma di "assunzione di coscienza di un’antimafia che inizi a costruire delle reti funzionanti dando più forza a temi come lo sfruttamento del lavoro, i beni confiscati e sequestrati e gli amministratori sotto tiro”. In particolare, ha continuato Cobianchi “la Puglia ha vissuto nel 2013 il suo annus horribilis, scavalcando la Calabria e la Sicilia e divenendo la prima regione in Italia per intimidazioni nei confronti di coloro i quali gestiscono la cosa pubblica".
Della necessità di fondere le esperienze, ha parlato anche Antonella Morga, segretaria regionale della Cgil Puglia: “Il viaggio" ha dichiarato la Morga "serve per sancire l’idea di collettività. Un modo per essere più forti e per contrastare i fenomeni in modo efficace".
E il contrasto, a livello di associazioni e sindacati, è il passaggio su cui ha ragionato, nella fattispecie, Maddalena Gissi (segreteria USI CISL di Puglia e Basilicata): "L’associazionismo deve mettere l’illegalità alle strette, dandole dei limiti". Limiti, per esempio, come quello dell’evasione, piaga in cui prolifera il lavoro nero, specie nel settore agricolo: "1 milione e 123 mila euro è il costo dell’evasione in un solo anno. Se non partiamo da qui e da un sistema in cui queste cifre vengono abbattute, allora rischiamo di restare al palo nella lotta alle schiavitù del terzo millennio".
E un allarme non dissimile, l’ha lanciato anche Pino Salamon, della segreteria Uil: "Per combattere la tratta serve schiarire le zone d’ombra della precarietà. Siamo in un’epoca in cui la temporaneità e la precarizzazione sono considerati determinanti".
A chiudere la conferenza stampa, il vice presidente nazionale di Avviso Pubblico, Michele Abbaticchio, che ha ricordato di come "i nuovi schiavi possono trovarsi anche laddove i luoghi di lavoro non sono sicuri".
Per quanto riguarda la carovana, sarà a Brindisi il 26 aprile, alle ore 19 presso il Dormitorio di via provinciale San Vito. Cesare Dell’Anna e Opa Cupa saranno gli ospiti musicali di una iniziativa contro lo sfruttamento dei lavoratori migranti in agricoltura.
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