BARI - “Il prossimo 14 aprile potrebbe essere il giorno dell’inaugurazione dell’Ospedale della Murgia e speriamo che così sia. Ma esiste il rischio che un giorno atteso da circa vent’anni, non sia quello che tutti hanno realmente atteso e soprattutto che non sia finalizzato a rispondere alle effettive quanto concrete esigenze della popolazione residente in quella zona.
Quello che si dovrebbe evitare è che si vada incontro ad uno spot elettoralistico senza che in realtà vi siano i presupposti per l’apertura e di conseguenza per l’entrata a regime della struttura. E siccome in Puglia l’esperienza insegna che le aperture a tutti i costi per scopi elettorali hanno addirittura prodotto la perdita di vite umane, come accaduto a Castellaneta nel 2007, riteniamo che sarebbe il caso di non correre rischi ulteriori. Va verificata la sussistenza dei requisiti strutturali e organizzativi con riferimento al personale e alle figure primariali, impiantistici e tecnologici previsti dalle norme vigenti per l’autorizzazione all’esercizio e per l’accreditamento. Il che vale per le strutture pubbliche alla stessa stregua delle private.
Insomma, non vorremmo che per fare bella figura a tutti i costi si stia aprendo una cattedrale che poi resterà isolata nel deserto. Pretendiamo che l’Ospedale della Murgia debba funzionare da subito a pieno titolo, con l’efficienza, l’efficacia e la qualità che contraddistingue in genere il privato accreditato in una contemporaneità di avvio dell’attività della Mater Dei di Bari e nell’Ospedale della Murgia. Il confronto sull’efficienza e sulla qualità dell’assistenza non può essere perdente per il pubblico al cospetto del privato. Sarebbe uno smacco indelebile per Vendola e la Gentile, da sempre ostili al privato e tessitori di lodi per il pubblico.
E non vorremmo che anche in questo caso il pubblico risultasse il parente povero rispetto al privato”. A riferirlo in una nota il capogruppo di Forza Italia, Ignazio Zullo.
Quello che si dovrebbe evitare è che si vada incontro ad uno spot elettoralistico senza che in realtà vi siano i presupposti per l’apertura e di conseguenza per l’entrata a regime della struttura. E siccome in Puglia l’esperienza insegna che le aperture a tutti i costi per scopi elettorali hanno addirittura prodotto la perdita di vite umane, come accaduto a Castellaneta nel 2007, riteniamo che sarebbe il caso di non correre rischi ulteriori. Va verificata la sussistenza dei requisiti strutturali e organizzativi con riferimento al personale e alle figure primariali, impiantistici e tecnologici previsti dalle norme vigenti per l’autorizzazione all’esercizio e per l’accreditamento. Il che vale per le strutture pubbliche alla stessa stregua delle private.
Insomma, non vorremmo che per fare bella figura a tutti i costi si stia aprendo una cattedrale che poi resterà isolata nel deserto. Pretendiamo che l’Ospedale della Murgia debba funzionare da subito a pieno titolo, con l’efficienza, l’efficacia e la qualità che contraddistingue in genere il privato accreditato in una contemporaneità di avvio dell’attività della Mater Dei di Bari e nell’Ospedale della Murgia. Il confronto sull’efficienza e sulla qualità dell’assistenza non può essere perdente per il pubblico al cospetto del privato. Sarebbe uno smacco indelebile per Vendola e la Gentile, da sempre ostili al privato e tessitori di lodi per il pubblico.
E non vorremmo che anche in questo caso il pubblico risultasse il parente povero rispetto al privato”. A riferirlo in una nota il capogruppo di Forza Italia, Ignazio Zullo.
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