di Romolo Ricapito - E' stato presentato nella prestigiosa e suggestiva cornice del Castello di Mola di Bari lo stesso giorno della sua uscita nelle librerie (il 16 aprile) il nuovo romanzo di Gabriella Genisi dal titolo "Gioco Pericoloso", Sonzogno, 12 euro.
Essò è il quarto della serie sulle inchieste del commissario Lolita Lobosco, tutte ambientate a Bari.
L'evento è stato anticipato tre giorni prima da un articolo della stessa Genisi scritto per la Gazzetta del Mezzogiorno.
La giornalista Annamaria Minunno, a proposito della narrativa di Gabriella Genisi, ha parlato di "libri che sono il frutto delle sue attente osservazioni".
E' stata illustrata la nuova veste editoriale e grafica dell'ultima " Lolita": la copertina di Gioco Pericoloso ricorda i graphic novel ed è stata illustrata dal noto Fabio Visintin.
Il titolo del romanzo è mutuato da un fatto di cronaca nera che portò Bari alla ribalta non soltanto nazionale "ma anche internazionale".
Si parte infatti dallo scandalo sul Calcioscommesse del 1980, che ebbe un prosieguo nell'86 (col "Toto Nero") per completare il tutto con "Calciopoli" del 2006 che coinvolse anche gli arbitri (e non solo i calciatori).
Ancora la Minunno, ha chiarito che il nuovo romanzo di Genisi "è divertente e diverso dai precedenti nel suo efficace contenuto". Fino a spingersi a dire :"è il più bello della serie" perché i suoi personaggi sono più profondi e immersi nella realtà .
E' stato dato anche il benvenuto al prof. Franco Introna, medico legale che appare in questo romanzo come personaggio, mentre nei precedenti svolgeva il ruolo di consulente sugli aspetti tecnico-scientifici dei delitti.
Lolita Lobosco è contornata da caratteri già noti ai lettori, ma naturalmente sono presenti delle figure totalmente inedite.
Gabriella Genisi si è dovuta ovviamente documentare assai accuratamente per la stesura di questo suo "giallo" riguardo il football e il libro è dedicato ai suoi due fratelli, tifosi sfegatati del Milan. Per essere credibile poi la scrittrice è stata quindi costretta a leggere molti giornali sportivi e a seguire un numero infinito di partite, il tutto avendo avuto inizio nel febbraio 2012, dopo un invito da parte del canale Sport tg24. Nel corso della trasmissione venne chiesto alla scrittrice come il suo personaggio di Lolita Lo Bosco sarebbe stata capace di indagare nell'ambito del Calcioscommesse.
Da qui l'idea di un libro che coinvolgesse maggiormente i lettori uomini; in base a un sondaggio costoro seguono molto i romanzi pubblicati dalla Genisi, forse più delle loro compagne.
La scrittrice si è resa consapevole (nella sua opera di documentazione) del fatto che le scommesse, un tempo limitate al semplice Totocalcio e Totogol, col tempo hanno coinvolto qualsiasi aspetto delle partite, come ad esempio la previsione del vincitore durante il minutaggio , comprendente tutti i canonici 90'. C'è spazio però naturalmente anche per l'amore, in particolare nel proseguimento della storia della Lobosco col ruvido e impenetrabile sostituto procuratore "Giovannimio".
La storia comprende elementi di cucina (come nei precedenti, nell'ultima parte vengono riportate varie ricette, dalle polpette di pane alla tiella di riso, patate e cozze con la variante dell'aggiunta di zucchine, anche perché Gabriella Genisi è un'abile cuoca).
La storia romanzata comprende due omicidi, quello di un capitano del Bari durante un derby col Lecce e il delitto di un certo Vittorio La Muraglia detto 'O bebè, vecchio compagno di studi della protagonista.
Un'altra donna, il magistrato Sabrina Sallusti, susciterà la gelosia della Lobosco, ma non quella professionale: la commissaria intravede nella Sallusti una rivale nei sentimenti amorosi.
Franco Introna, medico legale sul serio ma immerso nella finzione all'interno del "thriller", ha detto di avere lavorato in passato con la società Bari calcio, confermando che questo romanzo dell'amica Genisi è il migliore della serie, perché la scrittrice ha ormai rodato le sue qualità di narratrice, risultando ancora più spontanea, discorsiva e letterariamente coinvolgente. "La scrittura è fondamentalmente un esercizio", si è schermita la romanziera.
Nel libro sono presenti elementi che includono vere e proprie invenzioni sul costume e la sensualità o, ancora meglio, la passionalità : non soltanto quella di Lolita Lobosco, ma delle situazioni in generale . Nei ringraziamenti Gabriella Genisi omaggia Giuseppe Daddiego, i cui stralci di poesie sono contenuti all'interno.
Daddiego, che ha scontato 10 anni per rapina a mano armata, ha pubblicato nel 2009 per La Vallisa la raccolta "L'alba di una nuova vita".
Ciò ha dato modo alla Genisi di spiegare il suo recente impegno con l'insegnamento della scrittura nelle carceri e la sua personale convinzione sul necessario reinserimento nella società degli ex detenuti,aspetto dolente e drammatico che merita un aiuto attivo da parte della società civile. Infine è stato ricordato-tra l'altro- come il linguaggio di Lolita Lo Bosco sia stato argomento di due saggi commissionati dall'Università di Bari, in particolare quello di Maria Carosella,nel quale viene analizzato anche il lessico dei polizieschi di Gianrico Carofiglio e di altri due autori come Romano e Lopez.
Essò è il quarto della serie sulle inchieste del commissario Lolita Lobosco, tutte ambientate a Bari.
L'evento è stato anticipato tre giorni prima da un articolo della stessa Genisi scritto per la Gazzetta del Mezzogiorno.
La giornalista Annamaria Minunno, a proposito della narrativa di Gabriella Genisi, ha parlato di "libri che sono il frutto delle sue attente osservazioni".
E' stata illustrata la nuova veste editoriale e grafica dell'ultima " Lolita": la copertina di Gioco Pericoloso ricorda i graphic novel ed è stata illustrata dal noto Fabio Visintin.
Il titolo del romanzo è mutuato da un fatto di cronaca nera che portò Bari alla ribalta non soltanto nazionale "ma anche internazionale".
Si parte infatti dallo scandalo sul Calcioscommesse del 1980, che ebbe un prosieguo nell'86 (col "Toto Nero") per completare il tutto con "Calciopoli" del 2006 che coinvolse anche gli arbitri (e non solo i calciatori).
Ancora la Minunno, ha chiarito che il nuovo romanzo di Genisi "è divertente e diverso dai precedenti nel suo efficace contenuto". Fino a spingersi a dire :"è il più bello della serie" perché i suoi personaggi sono più profondi e immersi nella realtà .
E' stato dato anche il benvenuto al prof. Franco Introna, medico legale che appare in questo romanzo come personaggio, mentre nei precedenti svolgeva il ruolo di consulente sugli aspetti tecnico-scientifici dei delitti.
Lolita Lobosco è contornata da caratteri già noti ai lettori, ma naturalmente sono presenti delle figure totalmente inedite.
Gabriella Genisi si è dovuta ovviamente documentare assai accuratamente per la stesura di questo suo "giallo" riguardo il football e il libro è dedicato ai suoi due fratelli, tifosi sfegatati del Milan. Per essere credibile poi la scrittrice è stata quindi costretta a leggere molti giornali sportivi e a seguire un numero infinito di partite, il tutto avendo avuto inizio nel febbraio 2012, dopo un invito da parte del canale Sport tg24. Nel corso della trasmissione venne chiesto alla scrittrice come il suo personaggio di Lolita Lo Bosco sarebbe stata capace di indagare nell'ambito del Calcioscommesse.
Da qui l'idea di un libro che coinvolgesse maggiormente i lettori uomini; in base a un sondaggio costoro seguono molto i romanzi pubblicati dalla Genisi, forse più delle loro compagne.
La scrittrice si è resa consapevole (nella sua opera di documentazione) del fatto che le scommesse, un tempo limitate al semplice Totocalcio e Totogol, col tempo hanno coinvolto qualsiasi aspetto delle partite, come ad esempio la previsione del vincitore durante il minutaggio , comprendente tutti i canonici 90'. C'è spazio però naturalmente anche per l'amore, in particolare nel proseguimento della storia della Lobosco col ruvido e impenetrabile sostituto procuratore "Giovannimio".
La storia comprende elementi di cucina (come nei precedenti, nell'ultima parte vengono riportate varie ricette, dalle polpette di pane alla tiella di riso, patate e cozze con la variante dell'aggiunta di zucchine, anche perché Gabriella Genisi è un'abile cuoca).
La storia romanzata comprende due omicidi, quello di un capitano del Bari durante un derby col Lecce e il delitto di un certo Vittorio La Muraglia detto 'O bebè, vecchio compagno di studi della protagonista.
Un'altra donna, il magistrato Sabrina Sallusti, susciterà la gelosia della Lobosco, ma non quella professionale: la commissaria intravede nella Sallusti una rivale nei sentimenti amorosi.
Franco Introna, medico legale sul serio ma immerso nella finzione all'interno del "thriller", ha detto di avere lavorato in passato con la società Bari calcio, confermando che questo romanzo dell'amica Genisi è il migliore della serie, perché la scrittrice ha ormai rodato le sue qualità di narratrice, risultando ancora più spontanea, discorsiva e letterariamente coinvolgente. "La scrittura è fondamentalmente un esercizio", si è schermita la romanziera.
Nel libro sono presenti elementi che includono vere e proprie invenzioni sul costume e la sensualità o, ancora meglio, la passionalità : non soltanto quella di Lolita Lobosco, ma delle situazioni in generale . Nei ringraziamenti Gabriella Genisi omaggia Giuseppe Daddiego, i cui stralci di poesie sono contenuti all'interno.
Daddiego, che ha scontato 10 anni per rapina a mano armata, ha pubblicato nel 2009 per La Vallisa la raccolta "L'alba di una nuova vita".
Ciò ha dato modo alla Genisi di spiegare il suo recente impegno con l'insegnamento della scrittura nelle carceri e la sua personale convinzione sul necessario reinserimento nella società degli ex detenuti,aspetto dolente e drammatico che merita un aiuto attivo da parte della società civile. Infine è stato ricordato-tra l'altro- come il linguaggio di Lolita Lo Bosco sia stato argomento di due saggi commissionati dall'Università di Bari, in particolare quello di Maria Carosella,nel quale viene analizzato anche il lessico dei polizieschi di Gianrico Carofiglio e di altri due autori come Romano e Lopez.