“Regioni, no al centralismo statale”

BARI - “Consideriamo insufficiente il documento delle Regioni sulla riforma del Titolo V e del Senato.
Pur apprezzando lo sforzo di intervenire con un percorso di confronto nella riforma avviata dal Governo è abbastanza chiaro che le Regioni ne hanno già accolto l’impianto e si dispongono a trattare sui dettagli.
In altri momenti – ad esempio nello scontro frontale con le politiche di Tremonti - la reazione è stata di ben altra determinazione. Oggi che si mette in discussione il funzionamento stesso dell’istituto regionale accentrando sullo Stato quasi tutte le competenze e soffocando quanto resta con la cosiddetta clausola ‘di supremazia’ si alza solo un timido lamento.
Sembra dunque introiettata l’idea che i ritardi e i danni di cui soffre il Paese non dipendano dall’accentramento dei poteri in uno Stato arcaico e mal funzionante ma nell’opposto, nel decentramento degli stessi.
Una tesi da cui sembrano al momento al riparo solo i Comuni, in omaggio all’esperienza ed alla pratica del Presidente del Consiglio.
E’ ragionevole concludere che questa impostazione più che proiettare l’Italia verso il futuro la riporti ad un passato centenario.
Per questo oggi esprimeremo nel confronto in Consiglio la nostra indisponibilità”. A riferirlo in una nota il Presidente del Gruppo Sel, Michele Losappio.


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