BARI - “E’ la fine di un incubo durato molti anni. Oggi finalmente il Consiglio di Stato ha messo una pietra tombale sulla vicenda delle retrocessioni”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha commentato la vittoria della Regione Puglia al Consiglio di Stato. Con varie sentenze infatti, depositate in data odierna e a conclusione di processi durati molti anni, il Consiglio di Stato ha dato pienamente ragione alla Regione Puglia e ha respinto le azioni proposte per provocare la retrocessione di circa 600 dipendenti regionali e l'annullamento di sessanta assunzioni effettuate nel 2009.
“Dopo quindici anni quindi - ha continuato Vendola - si conclude nel migliore dei modi una vicenda dolorosa iniziata anni fa con le progressioni verticali ritenute illegittime dalla Corte Costituzionale. L'esito favorevole è stato conseguito anche, ma non solo, alla luce del concorso pubblico per 200 posti di funzionario di categoria D, recentemente avviato. Le decisioni del Consiglio di Stato, nel sottolineare la piena legittimità dell'operato della mia Amministrazione, mettono fine ad uno stato logorante di incertezza che si è protratto per lunghi anni, creando grandi disagi ai dipendenti interessati ed alla stessa amministrazione regionale, che solo oggi può finalmente confidare sulla stabilità del proprio apparato organizzativo”.
Il Presidente Vendola, nell’esprimere grande soddisfazione, ha sottolineato come questo sia il risultato di una grande lavoro di squadra che ha visto la convergenza sia della parte politica, con il coinvolgimento dell’intero Consiglio regionale, della deputazione pugliese e della Giunta regionale, sia della parte sindacale che di quella tecnico amministrativa con il coinvolgimento di stimati professionisti sia interni che esterni alla Amministrazione.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha commentato la vittoria della Regione Puglia al Consiglio di Stato. Con varie sentenze infatti, depositate in data odierna e a conclusione di processi durati molti anni, il Consiglio di Stato ha dato pienamente ragione alla Regione Puglia e ha respinto le azioni proposte per provocare la retrocessione di circa 600 dipendenti regionali e l'annullamento di sessanta assunzioni effettuate nel 2009.
“Dopo quindici anni quindi - ha continuato Vendola - si conclude nel migliore dei modi una vicenda dolorosa iniziata anni fa con le progressioni verticali ritenute illegittime dalla Corte Costituzionale. L'esito favorevole è stato conseguito anche, ma non solo, alla luce del concorso pubblico per 200 posti di funzionario di categoria D, recentemente avviato. Le decisioni del Consiglio di Stato, nel sottolineare la piena legittimità dell'operato della mia Amministrazione, mettono fine ad uno stato logorante di incertezza che si è protratto per lunghi anni, creando grandi disagi ai dipendenti interessati ed alla stessa amministrazione regionale, che solo oggi può finalmente confidare sulla stabilità del proprio apparato organizzativo”.
Il Presidente Vendola, nell’esprimere grande soddisfazione, ha sottolineato come questo sia il risultato di una grande lavoro di squadra che ha visto la convergenza sia della parte politica, con il coinvolgimento dell’intero Consiglio regionale, della deputazione pugliese e della Giunta regionale, sia della parte sindacale che di quella tecnico amministrativa con il coinvolgimento di stimati professionisti sia interni che esterni alla Amministrazione.