SAN SEVERO (FG) - Si fa sempre più concreta ed evidente la sinergia tra il vice ministro alle politiche agricole, Andrea Olivero, l’assessore al bilancio della Regione Puglia Leo Di Gioia e il rappresentante sanseverese dei Popolari, Gigi Damone per permettere alla città di San Severo, alle sue eccellenze (prime fra tutte quelle dei suoi prodotti agro-alimentari) di essere presente alla Expo 2015, la fiera internazionale che si svolgerà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre del 2015 e che rappresenta la più ampia vetrina internazionale dei nostri tempi. “L’impegno assunto dai popolari e dal vice ministro Andrea Olivero – spiega Damone – dopo l’incontro con i rappresentanti della coalizione Bene Comune e con tutti i protagonisti del locale comparto agricolo, si sta concretizzando attraverso una partnership che consentirà al Ministero e alla Regione di essere parte attiva e finanziatrice per garantire la presenza dei nostri territori e delle nostre città. Ad un anno dall’evento internazionale che sta coinvolgendo ed entusiasmando le forze più dinamiche del nostro Paese, ritengo evidente che la Regione Puglia, la Provincia di Foggia e la città di San Severo debbano essere protagonisti con i prodotti tipici e la vocazione agroalimentare che rappresenta un volano di sviluppo ed una speranza occupazionale di indubbio spessore, presentando ai buyers di tutto il mondo le nostre eccellenze”. “In quest’ottica – aggiunge Damone – la futura amministrazione dovrà impegnarsi immediatamente per essere anello di congiunzione tra gli operatori locali del settore agroalimentare e le istituzioni sovra-comunali. Occorre attivarsi sin da subito affinché vengano attivati percorsi turistici, enogastronomici ed eventi folkloristici per aumentare l’afflusso turistico sul territorio, accogliendo l’invito di Andrea Olivero: portare gli operatori a vedere all’opera i migliori agricoltori d’Italia, nel proprio contesto sociale, storico e culturale: San Severo!”. Per i Popolari per l’Italia, infatti, Expo 2015 rappresenta un trampolino di lancio per l’Alto Tavoliere, ma allo stesso tempo deve servire a promuovere il territorio nel complesso: “I prodotti agroalimentari devono essere un biglietto da visita, una occasione; devono trainare il settore turistico – conclude Damone – ed in tale circolo virtuoso occorre che il territorio sia pronto a destagionalizzare la propria offerta, a promuovere i suoi gioielli barocchi, paesaggistici e culturali attraverso percorsi e pacchetti “all inclusive” che coinvolgano percorsi enogastronomici, menù culinari tipici, eventi, percorsi nelle fattorie didattiche, ciclo-tour naturalistici, percorsi guidati nel centro storico e tra i musei contadini che devono rappresentare il ritorno all’identità contadina della nostra terra”.