Sandro Bondi, 'Forza Italia? Un fallimento'
ROMA - Si consuma un nuovo strappo in Fi: è la volta di Sandro Bondi. "Forza Italia ha fallito", lo sfogo di uno dei fedelissimi di Silvio Berlusconi, che ora dichiara - senza giri di parole - il suo appoggio a Matteo Renzi.
Il centrodestra "non solo è diviso", dice l'ex ministro della Cultura in una lettera al quotidiano 'La Stampa'; è anche "privo di una strategia per il futuro". Il suo partito, poi, è tutto affidato al "carisma di Berlusconi", ancora di più che in passato.
Anche in caso di "vittoria dei moderati", come auspica l'ex Cavaliere, "resta un gigantesco problema che riguarda lidentità del centrodestra in Italia, soprattutto dopo linsediamento del governo Renzi e il cambiamento profondo di cui lelezione al soglio pontificio di Papa Francesco è solo una delle espressioni".
Bondi poi analizza il successo fin qui riscosso dall'attuale capo del governo: "Rappresenta la prima vera cesura nella sinistra italiana rispetto alla sua tradizione comunista. Anzi, la sinistra di Renzi si colloca oltre la tradizionale socialdemocrazia europea".
"Mi piacerebbe - conclude il senatore azzurro - che Berlusconi lo dicesse chiaramente: se Renzi farà cose giuste lo sosterrà; e lo criticherà o lo avverserà con fermezza solo se non manterrà fede alle sue promesse di cambiamento e di modernizzazione dellItalia".
A Bondi arriva l'approvazione del Nuovo Centrodestra: "Conferma la profonda confusione politica che attraversa Forza Italia", afferma Renato Schifani, e "la correttezza della linea politica" del partito di Alfano.
L'interessato, però, precisa subito che non intende cambiare partito, come la sua riflessione potrebbe far presumere: "Non strumentalizzatemi", l'invito di Bondi, che chiarisce le sue intenzioni: essere "onesto e obiettivo", nell'analisi del momento difficile in cui versa la sua formazione politica.
Il centrodestra "non solo è diviso", dice l'ex ministro della Cultura in una lettera al quotidiano 'La Stampa'; è anche "privo di una strategia per il futuro". Il suo partito, poi, è tutto affidato al "carisma di Berlusconi", ancora di più che in passato.
Anche in caso di "vittoria dei moderati", come auspica l'ex Cavaliere, "resta un gigantesco problema che riguarda lidentità del centrodestra in Italia, soprattutto dopo linsediamento del governo Renzi e il cambiamento profondo di cui lelezione al soglio pontificio di Papa Francesco è solo una delle espressioni".
Bondi poi analizza il successo fin qui riscosso dall'attuale capo del governo: "Rappresenta la prima vera cesura nella sinistra italiana rispetto alla sua tradizione comunista. Anzi, la sinistra di Renzi si colloca oltre la tradizionale socialdemocrazia europea".
"Mi piacerebbe - conclude il senatore azzurro - che Berlusconi lo dicesse chiaramente: se Renzi farà cose giuste lo sosterrà; e lo criticherà o lo avverserà con fermezza solo se non manterrà fede alle sue promesse di cambiamento e di modernizzazione dellItalia".
A Bondi arriva l'approvazione del Nuovo Centrodestra: "Conferma la profonda confusione politica che attraversa Forza Italia", afferma Renato Schifani, e "la correttezza della linea politica" del partito di Alfano.
L'interessato, però, precisa subito che non intende cambiare partito, come la sua riflessione potrebbe far presumere: "Non strumentalizzatemi", l'invito di Bondi, che chiarisce le sue intenzioni: essere "onesto e obiettivo", nell'analisi del momento difficile in cui versa la sua formazione politica.