Sanità: 'Un successo Stati generali Puglia'
BARI - Gruppi di lavoro tematici, che riuniscono intorno allo stesso tavolo operatori del mondo della sanità, medici, infermieri, insieme con i rappresentanti delle istituzioni, gli esponenti dell'associazionismo, sindacati e cittadini, uniti dall'obiettivo di imporre un cambio di rotta al sistema sanitario regionale. È questo l'esito degli Stati generali della Sanità convocati dal gruppo consiliare regionale del Pd pugliese, che questa mattina a Bari hanno radunato oltre 700 persone.
"Questa - ha sottolineato il capogruppo del Pd, Pino Romano - a dispetto dei disfattisti che avevano criticato questa iniziativa, è la squadra d'assalto insieme alla quale lavoreremo d'ora in avanti per costruire un sistema sanitario che sia sempre più efficiente, moderno e in grado di rispondere alla domanda di salute dei cittadini. Con l'uscita definitiva dal Piano di rientro, e il riconoscimento del Tavolo Massicci al buon lavoro della Puglia, abbiamo anche nuove risorse da mettere in campo". "Non accampiamo scuse - ha aggiunto Romano - sono stati commessi anche degli errori, ma non possiamo negare quanto abbia inciso negativamente il Piano di rientro imposto dal governo Berlusconi, a causa del quale abbiamo dovuto chiudere ospedali e tagliare circa seimila unità del personale sanitario". "Ma siamo stati in grado - ha proseguito -di trasformare tutto questo in opportunità, lavorando per portare la medicina a casa dei cittadini, incentivando la de-ospedalizzazione con l'assistenza domiciliare integrata e la prevenzione. E ricorrendo ai ricoveri solo per le situazioni più gravi e complicate". "È su questo - ha proseguito - che ora dobbiamo continuare a puntare, avendo i conti in ordine, essendo fuori dal Piano, e con lo sblocco del turn over. Insieme al governo nazionale, al quale chiediamo l'introduzione del criterio della deprivazione sociale nel riparto del fondo sanitario nazionale, non avremo problemi non solo a garantire i livelli essenziali di assistenza ai pugliesi, ma lavoreremo su buone prassi che diventeranno modelli da esportare".
L'introduzione del criterio della deprivazione sociale, nel riparto del "fondo sanitario nazionale 2014, da 109 miliardi di euro", ha detto nel suo intervento il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, "è uno degli argomenti fondamentali della discussione" relativa "al nuovo Patto per la salute". E "penso - ha aggiunto - che se le Regioni del Sud sapranno convergere e attrezzare una operazione unitaria, come hanno fatto nel passato, recupereranno ulteriori possibilità finanziarie".
La Puglia, ha rilevato l'assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, ha compiuto "una operazione intelligente e negli ultimi mesi siamo riusciti a dare fiato agli organici che erano stati privati di risorse e competenze". "Oggi dobbiamo assicurare, come stiamo facendo in queste settimane, il sistema dell'emergenza-urgenza". Insomma, "si apre un momento molto positivo per le politiche della salute in questa regione che nelle prossime settimane risolverà anche questioni che stanno a cure alle donne" tra cui "la procreazione medicalmente assistita con i quattro centri pubblici che abbiamo realizzato in Puglia, con il sostegno alle copie meno abbienti, e con interventi per il parto indolore in tutte le unità operative di ostetricia".
Per il segretario regionale del Pd Puglia e sindaco di Bari, Michele Emiliano, l'iniziativa degli Stati generali della Sanità è stata "un successone: c'è una gran voglia di parlare, di fare politica nella sanità pugliese" anche perché "sono anni che c'è un silenzio assordante nel rapporto tra istituzioni e operatori". "Quindi - ha aggiunto - noi ci stiamo muovendo con una logica dell'ascolto delle persone per risolvere i problemi. Nella sanità credo non ci siano problemi di sistema particolarmente gravi, ma manca la motivazione. Pazienti e operatori si sentono abbandonati, non si sentono ascoltati. Quando ci sono problemi pratici non interviene nessuno. Ma su queste cose si può fare in fretta e bene. Perché questi punti non attengo a squilibri finanziari irrimediabili o a questioni di orientamento generale". "Attengono - ha concluso Emiliano - alla costruzione di una motivazione aziendale complessiva che prevede un forte impegno, e un soggetto che ispiri quotidianamente la strategia, connettendo la grande visione al quotidiano".
"Questa - ha sottolineato il capogruppo del Pd, Pino Romano - a dispetto dei disfattisti che avevano criticato questa iniziativa, è la squadra d'assalto insieme alla quale lavoreremo d'ora in avanti per costruire un sistema sanitario che sia sempre più efficiente, moderno e in grado di rispondere alla domanda di salute dei cittadini. Con l'uscita definitiva dal Piano di rientro, e il riconoscimento del Tavolo Massicci al buon lavoro della Puglia, abbiamo anche nuove risorse da mettere in campo". "Non accampiamo scuse - ha aggiunto Romano - sono stati commessi anche degli errori, ma non possiamo negare quanto abbia inciso negativamente il Piano di rientro imposto dal governo Berlusconi, a causa del quale abbiamo dovuto chiudere ospedali e tagliare circa seimila unità del personale sanitario". "Ma siamo stati in grado - ha proseguito -di trasformare tutto questo in opportunità, lavorando per portare la medicina a casa dei cittadini, incentivando la de-ospedalizzazione con l'assistenza domiciliare integrata e la prevenzione. E ricorrendo ai ricoveri solo per le situazioni più gravi e complicate". "È su questo - ha proseguito - che ora dobbiamo continuare a puntare, avendo i conti in ordine, essendo fuori dal Piano, e con lo sblocco del turn over. Insieme al governo nazionale, al quale chiediamo l'introduzione del criterio della deprivazione sociale nel riparto del fondo sanitario nazionale, non avremo problemi non solo a garantire i livelli essenziali di assistenza ai pugliesi, ma lavoreremo su buone prassi che diventeranno modelli da esportare".
L'introduzione del criterio della deprivazione sociale, nel riparto del "fondo sanitario nazionale 2014, da 109 miliardi di euro", ha detto nel suo intervento il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, "è uno degli argomenti fondamentali della discussione" relativa "al nuovo Patto per la salute". E "penso - ha aggiunto - che se le Regioni del Sud sapranno convergere e attrezzare una operazione unitaria, come hanno fatto nel passato, recupereranno ulteriori possibilità finanziarie".
La Puglia, ha rilevato l'assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, ha compiuto "una operazione intelligente e negli ultimi mesi siamo riusciti a dare fiato agli organici che erano stati privati di risorse e competenze". "Oggi dobbiamo assicurare, come stiamo facendo in queste settimane, il sistema dell'emergenza-urgenza". Insomma, "si apre un momento molto positivo per le politiche della salute in questa regione che nelle prossime settimane risolverà anche questioni che stanno a cure alle donne" tra cui "la procreazione medicalmente assistita con i quattro centri pubblici che abbiamo realizzato in Puglia, con il sostegno alle copie meno abbienti, e con interventi per il parto indolore in tutte le unità operative di ostetricia".
Per il segretario regionale del Pd Puglia e sindaco di Bari, Michele Emiliano, l'iniziativa degli Stati generali della Sanità è stata "un successone: c'è una gran voglia di parlare, di fare politica nella sanità pugliese" anche perché "sono anni che c'è un silenzio assordante nel rapporto tra istituzioni e operatori". "Quindi - ha aggiunto - noi ci stiamo muovendo con una logica dell'ascolto delle persone per risolvere i problemi. Nella sanità credo non ci siano problemi di sistema particolarmente gravi, ma manca la motivazione. Pazienti e operatori si sentono abbandonati, non si sentono ascoltati. Quando ci sono problemi pratici non interviene nessuno. Ma su queste cose si può fare in fretta e bene. Perché questi punti non attengo a squilibri finanziari irrimediabili o a questioni di orientamento generale". "Attengono - ha concluso Emiliano - alla costruzione di una motivazione aziendale complessiva che prevede un forte impegno, e un soggetto che ispiri quotidianamente la strategia, connettendo la grande visione al quotidiano".