di Stella Dibenedetto - Miralem Pjanic ha suonato la nona sinfonia per la Roma segnando un gol meraviglioso che entra di diritto nella classifica dei gol più belli della storia del calcio e trascinando la Roma alla vittoria contro il Milan. Una rete magica quella del bosniaco che ha aperto le marcature giallorosse, chiuse poi dal tap-in vincente di Gervinho. Tre punti importanti per la Roma non solo perchè aumentano ancora la pressione sulla Juventus, ora a -5 ma soprattutto perchè, dopo aver ottenuto matematicamente l'accesso diretto alla prossima Champions League, c'era il rischio di un calo di tensione.
Rudi Garcia sceglie la stessa Roma che sette giorni fa aveva battuto la Fiorentina. Seedorf, invece, si gioca tutto e manda in campo contemporaneamente Honda, Kakà, Taarabt e Balotelli. Il primo tempo, però, non è affatto bello e scorre via tra una marea di falli e un gioco spezzettato da una parte e dall'altra. Il Milan tiene bene contro una Roma lenta e piuttosto sbadata ma non riesce mai ad impensierire la difesa giallorossa. Passano i minuti e la Roma alza il ritmo grazie alla tecnica e alla bravura dei suoi uomini migliori. Ed è proprio dai piedi di Miralem Pjanic che arriva il vantaggio giallorosso: il pianista bosniaco con uno slalom fantastico, dribbla tra rossoneri (Muntari, Montolivo e Rami) e poi deposita in rete. Prima, dopo 20 minuti senza tiri in porta, ci aveva provato anche Ljajic con una giocata eccezionale davanti ad Abbiati, stoppato solo da un intervento di Rami.
La ripresa si apre con un Milan deciso a trovare il gol del vantaggio ma Balotelli, decisamente troppo nervoso e in serata no, non incide per nulla. Incide in maniera determinante, invece, Francesco Totti dai cui piedi parte il tiro ribattuto da Abbiati e depositato poi in rete da Gervinho.
Benissimo, dunque, la Roma di Rudi Garcia che sale a quota 85 punti, infila la nona vittoria consecutiva e resta la squadra con la miglior difesa in assoluto avendo subito 19 gol. Malissimo, invece, il Milan che, dopo cinque vittoria consecutive, deve inchinarsi di fronte alla classe, alla determinazione e alla forza di una Roma, fermata solo dal cammino superlativo della Juventus di Antonio Conte.
Rudi Garcia sceglie la stessa Roma che sette giorni fa aveva battuto la Fiorentina. Seedorf, invece, si gioca tutto e manda in campo contemporaneamente Honda, Kakà, Taarabt e Balotelli. Il primo tempo, però, non è affatto bello e scorre via tra una marea di falli e un gioco spezzettato da una parte e dall'altra. Il Milan tiene bene contro una Roma lenta e piuttosto sbadata ma non riesce mai ad impensierire la difesa giallorossa. Passano i minuti e la Roma alza il ritmo grazie alla tecnica e alla bravura dei suoi uomini migliori. Ed è proprio dai piedi di Miralem Pjanic che arriva il vantaggio giallorosso: il pianista bosniaco con uno slalom fantastico, dribbla tra rossoneri (Muntari, Montolivo e Rami) e poi deposita in rete. Prima, dopo 20 minuti senza tiri in porta, ci aveva provato anche Ljajic con una giocata eccezionale davanti ad Abbiati, stoppato solo da un intervento di Rami.
La ripresa si apre con un Milan deciso a trovare il gol del vantaggio ma Balotelli, decisamente troppo nervoso e in serata no, non incide per nulla. Incide in maniera determinante, invece, Francesco Totti dai cui piedi parte il tiro ribattuto da Abbiati e depositato poi in rete da Gervinho.
Benissimo, dunque, la Roma di Rudi Garcia che sale a quota 85 punti, infila la nona vittoria consecutiva e resta la squadra con la miglior difesa in assoluto avendo subito 19 gol. Malissimo, invece, il Milan che, dopo cinque vittoria consecutive, deve inchinarsi di fronte alla classe, alla determinazione e alla forza di una Roma, fermata solo dal cammino superlativo della Juventus di Antonio Conte.