LECCE - Il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo ha rivolto una interrogazione al presidente Vendola e all’assessore alla Mobilità Giovanni Giannini per evidenziare il grave disservizio della navetta tra l’aeroporto di Brindisi e la città di Lecce, che anche quest’anno verrà sospesa nel giorno di Pasqua dalla società di gestione Sita, e per reclamare un intervento risolutore.
“La Puglia turistica - scrive Congedo nella interrogazione - qualche volta è una entità nebulosa e inconsistente, come quella che da tre anni offre il più eccellente dei disservizi, cioè lasciare a piedi i turisti che atterrano a Brindisi nel giorno di Pasqua. Un contrasto fragoroso tra un territorio la cui vocazione principale è o dovrebbe essere il turismo e questa realtà a volte desolante.
E’ lecito chiedersi perché la Regione assista immobile alla scelta della Sita, azienda che fa parte del Cotrap, di sospendere il servizio nel giorno di Pasqua, cosa che avviene regolarmente da tre anni.
È mai possibile che non si riesca a colmare una lacuna così vistosa, che ovviamente, oltre al danno concreto nei confronti probabilmente di gran numero di visitatori, ha una risonanza deleteria per l’immagine della Puglia come regione turistica?
E’ lecito chiedersi ancora in quale altra regione come la nostra esiste un disservizio di questa portata, cioè che penalizza uno dei due principali aeroporti esistenti (il Papola-Casale) e forse la meta turistica più ambita (la città di Lecce e tutto il Salento).
Non ci si dimentichi, peraltro, che storici ritardi nelle reti e nelle infrastrutture della mobilità , rendono già molto complicati gli spostamenti di chi arriva a Brindisi e vuole raggiungere una qualsiasi località delle tre province meridionali della Puglia, a scopo turistico e non.
Considerato che spetterebbe alla Regione spezzare questo tabù della navetta di Pasqua - prosegue - sarebbe interessante sapere se finalmente, dopo tre anni, il presidente Vendola e l’assessore Giannini, che tra le sue deleghe ha quella sulle verifiche e sui controlli del servizio di trasporto pubblico locale, intendono affrontare un problema spinoso in termini sia di servizio offerto o non offerto sia di ‘costo’ in termini di promozione del territorio. E cosa eventualmente intendono fare per evitare la scivolata su una buccia di banana che resta lì da tre anni, nella sostanziale indifferenza”.
“La Puglia turistica - scrive Congedo nella interrogazione - qualche volta è una entità nebulosa e inconsistente, come quella che da tre anni offre il più eccellente dei disservizi, cioè lasciare a piedi i turisti che atterrano a Brindisi nel giorno di Pasqua. Un contrasto fragoroso tra un territorio la cui vocazione principale è o dovrebbe essere il turismo e questa realtà a volte desolante.
E’ lecito chiedersi perché la Regione assista immobile alla scelta della Sita, azienda che fa parte del Cotrap, di sospendere il servizio nel giorno di Pasqua, cosa che avviene regolarmente da tre anni.
È mai possibile che non si riesca a colmare una lacuna così vistosa, che ovviamente, oltre al danno concreto nei confronti probabilmente di gran numero di visitatori, ha una risonanza deleteria per l’immagine della Puglia come regione turistica?
E’ lecito chiedersi ancora in quale altra regione come la nostra esiste un disservizio di questa portata, cioè che penalizza uno dei due principali aeroporti esistenti (il Papola-Casale) e forse la meta turistica più ambita (la città di Lecce e tutto il Salento).
Non ci si dimentichi, peraltro, che storici ritardi nelle reti e nelle infrastrutture della mobilità , rendono già molto complicati gli spostamenti di chi arriva a Brindisi e vuole raggiungere una qualsiasi località delle tre province meridionali della Puglia, a scopo turistico e non.
Considerato che spetterebbe alla Regione spezzare questo tabù della navetta di Pasqua - prosegue - sarebbe interessante sapere se finalmente, dopo tre anni, il presidente Vendola e l’assessore Giannini, che tra le sue deleghe ha quella sulle verifiche e sui controlli del servizio di trasporto pubblico locale, intendono affrontare un problema spinoso in termini sia di servizio offerto o non offerto sia di ‘costo’ in termini di promozione del territorio. E cosa eventualmente intendono fare per evitare la scivolata su una buccia di banana che resta lì da tre anni, nella sostanziale indifferenza”.