TRANI - Il gup di Trani ha rinviato a giudizio cinque dirigenti e funzionari di American Express per truffa ed usura ai danni di cittadini della provincia di Barletta Andria Trani, in relazione all'elargizione di prestiti realizzati con il rilascio di carte di credito del tipo revolving.
Secondo l'accusa, sui prestiti realizzati attraverso la Gold Credit Card American Express, venivano applicati tassi di mora usurari. Il gup Francesco Messina ha respinto tutte le eccezioni preliminari sollevate dalla difesa sulla competenza e sulla giurisdizione della Procura di Trani.
Il giudice ha rinviato a giudizio due dirigenti area prodotti carte e area compliance di American Express. Mentre hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato tre responsabili di American Express.
L'inchiesta è cominciata nel 2008 dopo la denuncia di un molfettese che, a fronte di un prestito di 2.600 euro, non avendo pagato una rata di 129,43 euro, si era visto recapitare una richiesta di 686,54 euro, cioè superiore di 5 volte alla rata non pagata ed ad un tasso di interesse di mora superiore alla soglia fissata dalla legge antiusura. Nel processo sono costituiti parte civile l'Adusbef nazionale e pugliese e alcuni clienti che si ritengono danneggiati.
Secondo l'accusa, sui prestiti realizzati attraverso la Gold Credit Card American Express, venivano applicati tassi di mora usurari. Il gup Francesco Messina ha respinto tutte le eccezioni preliminari sollevate dalla difesa sulla competenza e sulla giurisdizione della Procura di Trani.
Il giudice ha rinviato a giudizio due dirigenti area prodotti carte e area compliance di American Express. Mentre hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato tre responsabili di American Express.
L'inchiesta è cominciata nel 2008 dopo la denuncia di un molfettese che, a fronte di un prestito di 2.600 euro, non avendo pagato una rata di 129,43 euro, si era visto recapitare una richiesta di 686,54 euro, cioè superiore di 5 volte alla rata non pagata ed ad un tasso di interesse di mora superiore alla soglia fissata dalla legge antiusura. Nel processo sono costituiti parte civile l'Adusbef nazionale e pugliese e alcuni clienti che si ritengono danneggiati.