BARI - Stamani, presso la sede sociale dell’Aeroporto Karol Wojtyla di Bari, si è riunita, presieduta dall’Amministratore Unico Giuseppe Acierno, l’Assemblea degli Azionisti di Aeroporti di Puglia S.p.A. chiamata a deliberare sul bilancio di esercizio chiuso al 31.12.2013.
Il risultato del 2013 evidenzia un utile di esercizio di Euro 1.025.991, con un incremento dell’1,2 % rispetto all’utile del 2012.
Per quanto riguarda l’analisi dei conti, va evidenziato come la sfavorevole congiuntura economica in corso per l’intero comparto aereo abbia comportato la contrazione di Euro 3.601.819 (- 6,5%) dei ricavi delle vendite e delle prestazioni; di contro la differenza tra valore e costi della produzione, pari a Euro 5.216.061 (+1,7%) è stata garantita attivando ulteriori azioni di efficientamento, soprattutto sulle spese generali di struttura, e di incremento di produttività. Infatti, in considerazione del calo del traffico e dei margini di redditività, Aeroporti di Puglia ha avviato nel 2013 un’attività di verifica dei costi e una specifica analisi funzionale alla migliore organizzazione del lavoro in termini di produttività ed efficienza.
Per Giuseppe Acierno, Amministratore Unico di Aeroporti di Puglia “si tratta di un risultato estremamente positivo che rappresenta un chiaro indicatore della capacità di Aeroporti di Puglia di intervenire sulle leve gestionali in termini di efficienza e produttività, considerato il contesto di grave crisi che ha riguardato nello specifico il trasporto aereo, soprattutto per il traffico nazionale. Abbiamo operato un significativo dimagrimento dei costi senza impattare sulla qualità del servizio. Il merito va a tutta la struttura societaria e alla sua capacità di adattarsi alle nuove sfide che intendiamo portare avanti.”.
In generale i costi della produzione sono diminuiti di Euro 2.154.597 rispetto al 2012, pur in presenza della significativa riduzione dei ricavi riveniente dal citato calo del traffico. In termini generali nel corso de 2013 si è proceduto:
• alla definizione di un sistema di controllo di gestione più capillare basato su specifici indicatori di performance e software di analisi;
• all’accorpamento di alcuni uffici e funzioni del settore operativo;
• alla sub-concessione di locali e hangar per l’espletamento di servizi di assistenza a terra per l’aviazione generale;
• alla ridefinizione delle procedure di recupero crediti e a un nuovo regolamento per le attività aviation ed extraviation;
• alla ridefinizione ed ottimizzazione delle procedure e dei rapporti con gli istituti bancari.
Importanti provvedimenti sono stati adottati anche sul fronte del costo del personale, delle consulenze e prestazioni. In particolare:
• nel 2013, anche grazie alla rinuncia del premio di produzione previsto sui risultati del 2012 effettuata dai Dirigenti, il loro costo si è ridotto di oltre 300.000 euro. Per il 2014 tale voce si è ancora ridotta di ulteriori 200.00 euro;
• i compensi a consulenti esterni sono stati ridotti del 27%;
• i costi per le collaborazioni sono stati ridotti del 63%;
• i costi per le prestazioni di terzi sono stati anch’essi ridotti di circa il 63%;
• è stato avviato un programma di smaltimento di ferie e permessi residui risalenti agli anni antecedenti il 2011;
• è stata conseguita una riduzione del 20,4% dei costi per lavoro straordinario;
• è stata conseguita una riduzione del 15% dei costi per missioni.
Le riduzioni di costi hanno altresì riguardato:
• le spese di rappresentanza, ridotte di oltre il 50%;
• le spese per pubblicità, anch’esse ridotte di oltre il 50%;
• le spese per acquisti di beni e consumo ridottesi di oltre 72.000 euro
Nel 2013 i risparmi ottenuti sugli acquisti di beni di consumo sono stati di € 73.282 rispetto al 2012 e di € 218.282 rispetto al 2011.
Di pari passo, nel 2013, è stata svolta una rapida attività di verifica della situazione generale aziendale e degli aspetti più rilevanti incidenti sulla gestione, al fine di individuare gli obiettivi e le priorità di azione. Si è proceduto inoltre a una prima ricognizione dello stato dell’arte dei principali strumenti programmatori e di indirizzo strategico comunitari, nazionali e regionali; tra questi una prevalente importanza rivestono le nuove Linee guida dell’UE sugli aiuti di stato nel trasporto aereo, pubblicate il 4 aprile 2014; la proposta di Piano nazionale degli aeroporti; il vigente Piano regionale dei trasporti. Tali elementi di scenario saranno ovviamente determinanti nella scelta delle strategie e della specializzazione del sistema aeroportuale pugliese che, una volta definite, vedranno in Aeroporti di Puglia la società deputata all’attuazione delle stesse.
Relativamente all’andamento del traffico passeggeri, gli aeroporti pugliesi hanno evidenziato dinamiche di crescita del segmento internazionale, frutto delle iniziative intraprese per lo sviluppo della connettività aerea della Puglia, quali:
• l’attivazione di nuove rotte “point to point”, prevalentemente “low cost”, di collegamento con le destinazioni più rilevanti dal punto di vista economico, soprattutto con riferimento al traffico “incoming”;
• l‘insediamento delle basi operative del vettore Ryanair a Bari e Brindisi;
• il consolidamento e sviluppo del feederaggio su hub internazionali in grado di connettere la Puglia con i mercati emergenti.
L’insieme dei collegamenti attualmente operanti sui nostri aeroporti fa sì che la Puglia sia connessa con il 79 % del PIL europeo e con il 63 % della popolazione europea: un significativo livello di sviluppo della connettività raggiunto in congiunzione con una campagna di comunicazione adeguata a promuovere il “brand” Puglia e a sostenere il forte sviluppo del traffico e che presenta ulteriori margini di miglioramento, specie in relazione all’incoming internazionale dove si registrano ancora valori inferiori rispetto alla media nazionale (1,43 voli pro-capite contro 2,41 a livello nazionale)
All’Assembla sono intervenuti i rappresentanti dei soci Regione Puglia, Camera di Commercio di Taranto, Amministrazione Comunale di Bari, Amministrazione Comunale di Brindisi, Amministrazione Provinciale di Brindisi, Amministrazione Provinciale di Foggia.
Il Bilancio è stato approvato con il voto unanime dei presenti.
Il risultato del 2013 evidenzia un utile di esercizio di Euro 1.025.991, con un incremento dell’1,2 % rispetto all’utile del 2012.
Per quanto riguarda l’analisi dei conti, va evidenziato come la sfavorevole congiuntura economica in corso per l’intero comparto aereo abbia comportato la contrazione di Euro 3.601.819 (- 6,5%) dei ricavi delle vendite e delle prestazioni; di contro la differenza tra valore e costi della produzione, pari a Euro 5.216.061 (+1,7%) è stata garantita attivando ulteriori azioni di efficientamento, soprattutto sulle spese generali di struttura, e di incremento di produttività. Infatti, in considerazione del calo del traffico e dei margini di redditività, Aeroporti di Puglia ha avviato nel 2013 un’attività di verifica dei costi e una specifica analisi funzionale alla migliore organizzazione del lavoro in termini di produttività ed efficienza.
Per Giuseppe Acierno, Amministratore Unico di Aeroporti di Puglia “si tratta di un risultato estremamente positivo che rappresenta un chiaro indicatore della capacità di Aeroporti di Puglia di intervenire sulle leve gestionali in termini di efficienza e produttività, considerato il contesto di grave crisi che ha riguardato nello specifico il trasporto aereo, soprattutto per il traffico nazionale. Abbiamo operato un significativo dimagrimento dei costi senza impattare sulla qualità del servizio. Il merito va a tutta la struttura societaria e alla sua capacità di adattarsi alle nuove sfide che intendiamo portare avanti.”.
In generale i costi della produzione sono diminuiti di Euro 2.154.597 rispetto al 2012, pur in presenza della significativa riduzione dei ricavi riveniente dal citato calo del traffico. In termini generali nel corso de 2013 si è proceduto:
• alla definizione di un sistema di controllo di gestione più capillare basato su specifici indicatori di performance e software di analisi;
• all’accorpamento di alcuni uffici e funzioni del settore operativo;
• alla sub-concessione di locali e hangar per l’espletamento di servizi di assistenza a terra per l’aviazione generale;
• alla ridefinizione delle procedure di recupero crediti e a un nuovo regolamento per le attività aviation ed extraviation;
• alla ridefinizione ed ottimizzazione delle procedure e dei rapporti con gli istituti bancari.
Importanti provvedimenti sono stati adottati anche sul fronte del costo del personale, delle consulenze e prestazioni. In particolare:
• nel 2013, anche grazie alla rinuncia del premio di produzione previsto sui risultati del 2012 effettuata dai Dirigenti, il loro costo si è ridotto di oltre 300.000 euro. Per il 2014 tale voce si è ancora ridotta di ulteriori 200.00 euro;
• i compensi a consulenti esterni sono stati ridotti del 27%;
• i costi per le collaborazioni sono stati ridotti del 63%;
• i costi per le prestazioni di terzi sono stati anch’essi ridotti di circa il 63%;
• è stato avviato un programma di smaltimento di ferie e permessi residui risalenti agli anni antecedenti il 2011;
• è stata conseguita una riduzione del 20,4% dei costi per lavoro straordinario;
• è stata conseguita una riduzione del 15% dei costi per missioni.
Le riduzioni di costi hanno altresì riguardato:
• le spese di rappresentanza, ridotte di oltre il 50%;
• le spese per pubblicità, anch’esse ridotte di oltre il 50%;
• le spese per acquisti di beni e consumo ridottesi di oltre 72.000 euro
Nel 2013 i risparmi ottenuti sugli acquisti di beni di consumo sono stati di € 73.282 rispetto al 2012 e di € 218.282 rispetto al 2011.
Di pari passo, nel 2013, è stata svolta una rapida attività di verifica della situazione generale aziendale e degli aspetti più rilevanti incidenti sulla gestione, al fine di individuare gli obiettivi e le priorità di azione. Si è proceduto inoltre a una prima ricognizione dello stato dell’arte dei principali strumenti programmatori e di indirizzo strategico comunitari, nazionali e regionali; tra questi una prevalente importanza rivestono le nuove Linee guida dell’UE sugli aiuti di stato nel trasporto aereo, pubblicate il 4 aprile 2014; la proposta di Piano nazionale degli aeroporti; il vigente Piano regionale dei trasporti. Tali elementi di scenario saranno ovviamente determinanti nella scelta delle strategie e della specializzazione del sistema aeroportuale pugliese che, una volta definite, vedranno in Aeroporti di Puglia la società deputata all’attuazione delle stesse.
Relativamente all’andamento del traffico passeggeri, gli aeroporti pugliesi hanno evidenziato dinamiche di crescita del segmento internazionale, frutto delle iniziative intraprese per lo sviluppo della connettività aerea della Puglia, quali:
• l’attivazione di nuove rotte “point to point”, prevalentemente “low cost”, di collegamento con le destinazioni più rilevanti dal punto di vista economico, soprattutto con riferimento al traffico “incoming”;
• l‘insediamento delle basi operative del vettore Ryanair a Bari e Brindisi;
• il consolidamento e sviluppo del feederaggio su hub internazionali in grado di connettere la Puglia con i mercati emergenti.
L’insieme dei collegamenti attualmente operanti sui nostri aeroporti fa sì che la Puglia sia connessa con il 79 % del PIL europeo e con il 63 % della popolazione europea: un significativo livello di sviluppo della connettività raggiunto in congiunzione con una campagna di comunicazione adeguata a promuovere il “brand” Puglia e a sostenere il forte sviluppo del traffico e che presenta ulteriori margini di miglioramento, specie in relazione all’incoming internazionale dove si registrano ancora valori inferiori rispetto alla media nazionale (1,43 voli pro-capite contro 2,41 a livello nazionale)
All’Assembla sono intervenuti i rappresentanti dei soci Regione Puglia, Camera di Commercio di Taranto, Amministrazione Comunale di Bari, Amministrazione Comunale di Brindisi, Amministrazione Provinciale di Brindisi, Amministrazione Provinciale di Foggia.
Il Bilancio è stato approvato con il voto unanime dei presenti.