Alfano, 'No a trattative con gli ultrà'

Il ministro degli Interni Angelino Alfano riferisce alla Camera dopo gli scontri di sabato a Roma prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. "E' infondato sostenere che il dispositivo di sicurezza abbia avuto lacune. La polizia ha bloccato la reazione dei tifosi napoletani convinti che responsabili del ferimento di Ciro Esposito fossero state le forze dell'ordine", ha spiegato il leader di Ncd. "L'impegno delle forze di polizia è stato elevatissimo e va elogiato senza riserva - ha aggiunto il ministro -. Grazie alle persone che in strada e dentro lo stadio hanno onorato la divisa".

Il ministro ha ribadito inoltre che non c'è stata alcuna trattativa con gli ultras per decidere se giocare o sospendere la partita. Il ministro ha confermato la gravità delle condizioni di Ciro Esposito: "E' stato trasferito al Gemelli in prognosi riservata, in terapia intensiva e le condizioni restano delicatissime". Per quanto riguarda Daniele De Santis, l'uomo che per i pm ha sparato, Alfano precisa che ulteriori approfondimenti chiariranno se l'ex ultrà della Roma ha agito da solo  visto che l'esito dell'esame della polvere da sparo non fuga tutti i dubbi".

Alfano assicura che nei confronti di De Santis ci sono evidenti responsabilità anche se ammette: "Il video in possesso degli investigatori e della magistratura non riprende la persona che ha sparato". E proprio pochi minuti dopo l'intervento di Alfano alla Camera il Gip di Roma ha convalidato il fermo dell'ex ultrà della Roma e del tifoso del Napoli Alfonso Esposito. Il giudice si è trasferito poi in ospedale per convalidare gli arresti di Ciro Esposito e di Gennaro Fioretti, ferito a una mano.

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