di Nicola Zuccaro - Si profila un ballottaggio all'insegna del muro contro muro fra centro-sinistra e centro-destra nel secondo turno elettorale che registrerà il ritorno dei baresi alle urne nella giornata di domenica 8 giugno 2014.Antonio De Caro e Domenico Di Paola - rispettivamente candidati sindaci della prima e della seconda coalizione, precedentemente menzionate - potrebbero non contare su un largo appoggio, determinato dagli apparentamenti.
Il condizionale è d'obbligo poichè dopo i No categorici di Luigi Paccione (Convochiamoci per Bari) e di Sabino Mangano ( Movimento 5 Stelle) ci sarebbe un rifiuto velato anche da parte della ex candidata Desirée Di Geronimo.
L'ex pm, impegnata in queste ore nel riconteggio delle schede - finalizzato al recupero di quei 7 voti che la escludono dalla composizione del nuovo Consiglio Comunale - è stata, secondo indiscrezioni giornalistiche, apparentata allo schieramento capitanato da Domenico Di Paola. Dal suo quartiere generale, mentre si va in scrittura, non è giunta, ancora, alcuna risposta. In attesa di una conferma o di una smentita, da parte della Di Geronimo, non si conoscono le intenzioni degli altri candidati sindaci che, pur essendo stati sonoramente bocciati al primo turno, potrebbero se non apparentarsi, quantomeno invitare i baresi al voto a differenza di quanto consigliato dai 5 Stelle.
E' il caso, nella fattispecie del centro-sinistra e per Antonio De Caro Sindaco, di Identità Popolare con Matteo Magnisi (in virtù dei suoi trascorsi da consigliere comunale per questa coalizione) e di Giacomo Petrelli. Quest'ultimo, candidato per Alternativa Comunista.
Il centro-destra con Domenico Di Paola potrebbe invece avere dalla sua parte Stefano Miniello. Per il candidato di Nuova Era Bari - Liberaldemocratici, potrebbe trattarsi di un ritorno in virtù della sua recente militanza fra i banchi dell'opposizione di centro-destra in Aula Dalfino quale rappresentante della Lista Simeone.
Al di là di questo ipotetico quadro, il nemico che accomunerà De Caro e Di Paola sarà , ancora una volta, rappresentato dall'astensionismo ed in special modo dalla scarsa voglia dei baresi nel recarsi al voto come documentato dal 69,25 % registrato alle 23 di domenica 25 maggio 2014.
