Bari-Puglia-Roma: sulle primarie due pesi, due misure, stessa sconfitta

BARI - Sono da brividi, politici, certe dichiarazioni che leggiamo in questi giorni sui giornali da parte di esponenti di alcune forze di centrodestra. Quanto finora rinnegato con forza e spesso anche con violenza verbale, le primarie, andrebbero improvvisamente bene invece per un proprio tornaconto a livello nazionale, per poi essere immediatamente dopo nuovamente rinnegate per le elezioni regionali che in Puglia, ad esempio, si svolgeranno il prossimo anno.

C'è – sottolineo – da rabbrividire per la totale mancanza di rispetto nei confronti degli elettori moderati e liberali, che continuano ad essere maggioranza ma al contempo continuano, soprattutto in Puglia e nel capoluogo di regione, a votare per il centrosinistra.

Dignità, politica, avrebbe dovuto consigliare quantomeno di rinviare certi dibattiti a tempi più tranquilli, non certo a “urne calde” e a pochi giorni da una probabile ennesima sconfitta annunciata alle amministrative di Bari.

Insomma qualcuno mostra e ri-dimostra di non avere appreso nulla dagli errori, gli stessi errori che hanno fatto sì che Bari e la Puglia siano state governate negli ultimi dieci (e nei prossimi cinque?) dal centrosinistra. Errori che, da quanto si legge in questi giorni sugli organi di informazione, non solo vengono ripetuti, ma addirittura annunciati quando si tratta di fare i conti con l'elettorato, errori che invece vengono evitati quando si tratta del proprio destino.

A Bari il Nuovo Centrodestra ha più volte chiesto, inascoltato dagli “alleati”, un percorso condiviso, un confronto democratico tra simpatizzanti ed elettori: si chiamano primarie, quelle stesse “bocciate” con forza per le amministrative, ma ora richieste con altrettanta forza per posizioni personali. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ai nostri alleati abbiamo offerto fin da subito la possibilità di partecipare ad un laboratorio politico che chiudendo con le logiche-illogiche finora seguite avrebbe portato dopo dieci anni di sconfitte a giocare da protagonisti questa partita elettoral per la “riconquista” del Comune capoluogo di regione. In risposta abbiamo trovato solo porte chiuse, ed ora ancora una volta ci resta la porta chiusa del Comune.

E con la stessa logica si tenta già di sondare per le elezioni regionali del prossimo anno, con i primi nomi“calati” dall'alto. Come se a Bari non fosse accaduto nulla. Noi del Nuovo centrodestra, che pure abbiamo mostrato totale lealtà, non possiamo quindi accettare la tattica suicida di chi è apparso impegnato esclusivamente a mettere il cappello su eventuali “proprie” poltrone, senza tenere in alcuna considerazione progetti e programmi, senza tenere in alcuna considerazione i cittadini. E già nelle prossime settimane daremo vita ad un confronto interno, su basi di partecipazione sinceramente democratica. Una riflessione che accompagnerà le nostre scelte alle regionali del 2015.

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