Dopo il deludente ed incolore risultato elettorale, l'ex premier Silvio Berlusconi ha riunito l'Ufficio di presidenza di Forza Italia per analizzare il voto e fare il punto dopo il flop alle Europee.
Primo punto, il futuro del partito: "Resto io alla guida del partito, basta parlare dei miei figli in politica, la questione è chiusa" chiarisce l'ex premier che ammette di essere rimasto male per non aver superato il 20% all'ultima tornata elettorale. Tra i motivi della sconfitta, secondo Berlusconi, la mancata partecipazione alla campagna elettorale (per via delle restrizioni imposte dal Tribunale di sorveglianza di Milano), ma anche i casi giudiziari che hanno coinvolto ex esponenti di Forza Italia, come Scajola e Dell'Utri. A sorpresa poi l'ex Cavaliere lancia l'allarme sulla situazione economica del partito: "Siamo con l'acqua alla gola, servono soldi".
L'ex premier apre dunque ad una nuova coalizione di centrodestra, "ma non subito e non con tutti", spiega, tendendo una mano alla Lega di Matteo Salvini. Non rinuncia poi al suo cavallo di battaglia e ribadisce che in Italia c'è un "problema di giustizialismo e grandi battaglie di giustizia da fare". Poche parole invece per il Movimento 5 Stelle: "Non rispondiamo più alle provocazioni. Ignoriamoli" la parola d'ordine di Berlusconi sui grillini.
L'ex premier apre dunque ad una nuova coalizione di centrodestra, "ma non subito e non con tutti", spiega, tendendo una mano alla Lega di Matteo Salvini. Non rinuncia poi al suo cavallo di battaglia e ribadisce che in Italia c'è un "problema di giustizialismo e grandi battaglie di giustizia da fare". Poche parole invece per il Movimento 5 Stelle: "Non rispondiamo più alle provocazioni. Ignoriamoli" la parola d'ordine di Berlusconi sui grillini.