Champions: Atletico batte Chelsea 3 a 1, sarà una finale tutta madrilena

di Andrea Stano - Chelsea-Atletico Madrid è la partita che decide la seconda finalista dell’edizione 2013/14 della Champions League. A volare a Lisbona per la partitissima del 24 maggio sono i colchoneros di Diego Simeone che si impongono per 3 a 1 sul Chelsea di Josè Mourinho, alla quinta semifinale consecutiva. (Foto: Reuters)

Nel Chelsea (che ha clamorosamente riaperto la Premier League domenica scorsa grazie al successo esterno contro il Liverpool primo in classifica) si rivede Hazard che non partecipò alla gara d’andata. Mourinho inoltre può contare su Terry (recupero lampo il suo dopo l’infortunio di settimana scorsa) che farà coppia in difesa con Chaill; David Luiz, infatti, salirà a centrocampo per sopperire all’assenza di Lampard.

Sulla sponda opposta Simeone dispone di tutti gli undici titolari ad eccezione del capitano Garcia, squalificato. Lo Stamford Bridge è un oceano blu dal quale scaturiscono suggestioni ed emozioni fortissime. Arbitra l’incontro l’italiano Nicola Rizzoli.

Come ieri sera, anche lo stadio di Londra omaggia la scomparsa di Vilanova e Boskov nel tradizionale minuto di silenzio, stavolta condito da applausi scroscianti.

Si riparte dallo 0 a 0 dell’andata. Il primo brivido arriva al quarto minuto quando un cross velenosissimo di Koke diventa un tiro e, prima la traversa, poi il palo salvano il portiere Schwarzer.
I padroni di casa si affidano alle scorrerie individuali di Hazard e Torres puntualmente murate dall’attenta retroguardia biancorossa.

Al 23’ grande occasione per il Chelsea con David Luiz che riceve in area di rigore, si alza la palla e di rovesciata fa la barba al palo.

L’equilibrio lo rompe Fernando Torres al minuto 36: gran lavoro di Willian sull’out di destra, ne beneficia Azpilicueta che serve l’attaccante spagnolo in area di rigore che trafigge Courtouis, complice la deviazione di Suarez. L’ex centravanti dell’Atletico non esulta per rispetto nei confronti dei suoi vecchi tifosi.

Il pareggio degli ospiti giunge sul finale del primo tempo, per l’esattezza al 44esimo. Tiago spennella per Juanfran che dal fondo come può la ributta in mezzo; il pallone attraversa l’area piccola sotto lo sguardo di tutta la linea difensiva dei blues fino ad arrivare tra i piedi di Adrian Lopez che lo infila nel sette. 1 a 1 e squadre negli spogliatoi.

Atletico vivissimo a inizio ripresa. Ivanovic si fa sorprendere da un cross dalla destra ma Arda Turan spara addosso a Schwarzer da invidiabile posizione.

Atletico adesso tambureggiante ma rischia moltissimo sul colpo di testa di Terry sventato da un formidabile Courtouis che dimostra ancora una volta di essere uno dei migliori estremi difensori del pianeta.

Mourinho apre la giostra delle sostituzioni inserendo Eto’o per Ashley Cole ed è proprio il camerunese che atterra Diego Costa in area al 58esimo. Per Rizzoli è calcio di rigore. Se ne incarica lo stesso Costa che, nonostante il terreno dissestato del dischetto, sigla il 2 a 1.

Ma il match è divertentissimo, non c’è un attimo di respiro e al 64’ Luiz colpisce il palo sugli sviluppi di un calcio piazzato.

Il Chelsea ora ha l’argento vivo addosso e assedia la porta dei colchoneros. Ma il calcio è bello perché è imprevedibile e l’Atletico la chiude al 71esimo con Arda Turan. Come nel gol del pareggio, immensa pala di Tiago che premia l’inserimento di Juanfran, in mezzo per l’ala turca che colpisce la traversa di testa e sulla ribattuta appoggia a porta vuota. 3 a 1, risultato forse eccessivamente punitivo per gli uomini di Mourinho.

Chelsea in bambola, l’Atletico si infila ovunque e rischia a più riprese di segnare la quarta rete negli ultimi scampoli di partita.

Una prestazione straordinaria della squadra di Madrid che gioca a memoria sfoggiando un calcio a tratti entusiasmante forgiato dalla mente brillante del “Cholo” Simeone. L’Atletico stacca il biglietto per Lisbona dove incontrerà il Real di Ancelotti in un inedito, interessantissimo e, presumibilmente, spettacolare derby di Madrid in una finale di Champions League.