BARI - "Per la copertura del bonus di 80 euro il Governo ricorre a misure che impattano negativamente e in maniera pesante sulla nostra agricoltura, determinando un aggravio per gli imprenditori agricoli pari ad almeno 400 milioni di euro". A dirlo è il Senatore Dario Stefàno (SEL) commentando il decreto IRPEF.
"Si assiste ad un inasprimento fiscale per l'agricoltura attraverso la reintroduzione di fatto dell'IMU sui terreni agricoli collinari e montani e ad una modifica in peggio del trattamento fiscale per la produzione di energie rinnovabili legate all'agricoltura. Il rischio che si corre è di compromettere definitivamente il già delicato equilibrio economico-finanziario delle nostre imprese."
"L'aumento della tassazione sui terreni collinari e montani interviene pesantemente sul regime fiscale applicabile nelle aree interne che sono quelle più vulnerabili, caratterizzate da bassi indici di redditività e maggiormente soggette ai fenomeni di abbandono e spopolamento, dove l'agricoltore svolge quell'importante funzione che quasi mai gli viene riconosciuta di manutentore del territorio. Il buon senso suggerirebbe interventi di sostegno all'agricoltura montana e non già di penalizzazione."
Anche per il Governo Renzi - conclude Stefàno - l'agricoltura serve a far cassa per assicurare la copertura alle promesse sbandierate: è una guerra tra poveri, si toglie ad alcuni per dare ad altri. Ma non può essere chiamata l'agricoltura ancora una volta a pagare
"Si assiste ad un inasprimento fiscale per l'agricoltura attraverso la reintroduzione di fatto dell'IMU sui terreni agricoli collinari e montani e ad una modifica in peggio del trattamento fiscale per la produzione di energie rinnovabili legate all'agricoltura. Il rischio che si corre è di compromettere definitivamente il già delicato equilibrio economico-finanziario delle nostre imprese."
"L'aumento della tassazione sui terreni collinari e montani interviene pesantemente sul regime fiscale applicabile nelle aree interne che sono quelle più vulnerabili, caratterizzate da bassi indici di redditività e maggiormente soggette ai fenomeni di abbandono e spopolamento, dove l'agricoltore svolge quell'importante funzione che quasi mai gli viene riconosciuta di manutentore del territorio. Il buon senso suggerirebbe interventi di sostegno all'agricoltura montana e non già di penalizzazione."
Anche per il Governo Renzi - conclude Stefàno - l'agricoltura serve a far cassa per assicurare la copertura alle promesse sbandierate: è una guerra tra poveri, si toglie ad alcuni per dare ad altri. Ma non può essere chiamata l'agricoltura ancora una volta a pagare
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