di Francesco Greco - S. MARIA DI LEUCA - Se “la bellezza salverà il mondo” (Fedor Dostoevskij), da ieri siamo sulla buona strada. Perchè Miss Progress International unisce il fascino naturale alla disponibilità a ridiscutere i meccanismi della nostra civiltà, talvolta dettati dall’egoismo, la violenza, la barbarie, per rimodularli in chiave virtuosa, affinchè la ricaduta sui popoli della Terra sia il più vasta e inclusiva possibile. Nello specifico sulle emergenze dell’ambiente, aggredito in ogni continente nelle sue infinite interfacce, della salute, negata e compromessa a ogni angolo del pianeta, del razzismo e l’esclusione di popoli, etnie, confessioni religiose.
La boliviana Aranza Barba (foto di Sergio Malfatti) è stata eletta ieri sera a Santa Maria di Leuca (Messapia hotel & resort) Miss Progress International 2014. “Tutti i progetti sono interessanti, ma potevamo premiarne solo uno…”, ha detto l’inventore del format Giuseppe Borrillo che lo organizza con la moglie Giusy Nobile (la prima edizione, a Taranto, fu vinta dalla tanzaniana Juliet per un progetto contro la discriminazione degli albini) e la loro associazione “In Progress”. Format che manda in frantumi lo stereotipo del concorso di bellezza classico, con la corona e lo scettro alla più bella, ormai vetero. La formula trovata dalla coppia di San Giorgio Jonico (Taranto) invece fa correre in parallelo la grazia femminile con una gallery di idee per cambiare il mondo, renderlo più vivibile.
Il copyright di “In Progress” ora ha bisogno dell’appoggio ulteriore delle istituzioni e dei media per il salto di qualità, per essere portata nel mondo (avrà peso, in tal senso, la lettera di incoraggiamento inviata dal Presidente Giorgio Napolitano), mentre Leuca si candida, attraverso la disponibilità del suo sindaco Anna Maria Rosafio, alla terza edizione: le miss che scendono dalla scalinata monumentale del Promontorio Jaigio con la celebre Basilica della Madonna del Finibus Terrae e l’acqua che dalla cascata scorre verso il mare.
La finale è stata condotta da Gaetano Gorgoni (Telerama), diretta mondiale via web trasmessa da JoTv, traduzioni simultanee di Sara Candelli. Durante la settimana le miss erano state sui posti più belli della Puglia: Taranto, Gallipoli, Lecce, ecc. Nel parterre alcuni titolari della agenzie che hanno condotto le selezioni: Canada, Australia, Filippine, Nigeria, Sudafrica, Usa. Inizio da togliere il respiro. Le miss in costume tradizionale del Paese di provenienza. Bellissimi, fastosi, superbi, scintillanti. Tra le finaliste per la fascia del migliore (Aranza, donna maya, Victoria, principessa nigeriana e la portoricana Kristina, perla caraibica), ha vinto quest’ultima. Prima fascia assegnata dalle mani dell’assessore al turismo Nando Marzo. Ma l’elemento caratterizzante del concorso, come accennato, sono le idee per rendere i 5 continenti più vivibili e che in settimana una giuria composta dagli organizzatori, Marzo, Luigi Puzzovio (Messapia) e il coreografo Lino Perrone avevano esaminato.
Eccoli: Manjela (Albania): per contrastare lo sfruttamento sessuale di donne e bambini; Jasmine (Australia): un metodo semplice e divertente per combattare il cancro alle ovaie molto diffuso in quel Paese; Shany (Belgio): per aiutare poveri e senzatetto, bambini inclusi, sotto le feste; Evgenja (Bielorussia): un’agenzia web che aiuti le donne a trovare lavoro; Aranza (Bolivia): combattere l’uso smodato dei sacchetti di plastica sostituendoli con quelli di tela; Jorreni (Brasile): la psicologia applicata all’arte per i bambini a rischio, la psicoanalisi per la stabilità mentale; Shannon (Canada): progetto che attraverso l’autostima migliora la salute; (Ekaterina) Estonia: ridurre il consumo di energia provocato dal troppo refrigerare le case; Marie Darlene (Haiti): aiuto psicologico e legale alle donne a cui è stata fatta violenza per indurle a denunciare i loro aguzzini; Esterina (Italia): corsi di pc per gli Incas della Valle Sacra, in Perù per la loro inclusione sociale; Ivana (Macedonia): combattere i rifiuti tossici che minacciano le specie animali e vegetali; Natalie (Messico): monossido di carbonio e altri gas letali devastano l’ambiente, con nuovi alberi si può contrastare il fenomeno; Victoria (Nigeria): indurre le compagnie petrolifere a rispettare l’ambiente; Gilda (Portogallo): nuovi stili di vita per contrastare gli effetti della cattiva alimentazione e la poca attività fisica; Kristina (Porto Rico): combattere gli effetti dell’obesità infantile assai diffusa che provocano scompensi cardiaci e diabete; Olga (Russia): soccorrere i danzatori che hanno problemi di salute; Amanda (Usa): aiutare le popolazioni a combattere la malaria; (Sudafrica) Tayla: come dare un tetto ai bambini abbandonati, spesso malati di Hiv; Dorota (Svezia): la presenza di composti chimici nell’acqua danneggia gli organi: come le trappole ormonali possono ripulire l’acqua.
Oltre al miglior costume, elette altre miss: la più popolare sul web, paradossalmente, non era a Leuca, non avendo concesso, l’ambasciata italiana nel suo Paese, le Filippine, il visto: ma Julian Flores è contenta lo stesso. Miss Progress per l’integrazione culturale è stata proclamata l’italiana (siciliana) Esterina Rume (la boliviana e l’estone Ekaterina le altre finaliste). Per il miglior progetto ambientale Aranza ha prevalso (“Muy agrarecida… ”) sulla bellissima svedese Dorota Bartlewska e la nigeriana Victoria, mentre, sul tema salute, prima è arrivata la brasiliana (“Very happy!”) Jorreni (sulla portoghese Gilda, l’americana Amanda, la portoricana Kristina: c’è stato un ex-aequo). Diritti umani: fascia all’haitiana Marie Darlene, la sudafricana Tayla e la bielorussa Evgenya le altre finaliste.
Intermezzi musicali di Arlette Remedios (“Lo que quiero es fiesta”), una cubana che danza la salsa e che vive in Puglia (ha sposato il dj di Carosino Alessandro Lapesa), del “Francesco Greco Ensemble” (maestro di violino, Mino Inglese, batteria, Antonio Cascarano, basso, Pierluigi Orsini, piano). Omaggio a Michael Jackson, “Dancing For” (“Bad”, “Thriller”, ecc.), del coreografo Antonio Santoro (il 4 giugno al Teatro “Orfeo” di Taranto) e di Gorgoni alla chitarra. Le miss invece hanno reso omaggio alla terra che le ha ospitate danzando la pizzica su coreografie di Leonardo Moscogiuri (Manduria). I visagisti di Gil Cagnè guidati da Pablo hanno reso più belle, se fosse possibile, le “ambasciatrici”. Contento il Messapia: Gino Cozza: “E’ la prima volta che ospitiamo un evento di questo livello, magari accadrà anche in futuro…”. Fabio Barnaba ha composto la musica che ha accompagnato l’elezione di Miss Progress International 2014. La luna sul mare di Leuca ha impreziosito un evento che è già storia. Da domani si lavora per l’edizione 2015. Aveva ragione il grande scrittore russo: la bellezza salverà il mondo, e tutti noi che lo viviamo…
La boliviana Aranza Barba (foto di Sergio Malfatti) è stata eletta ieri sera a Santa Maria di Leuca (Messapia hotel & resort) Miss Progress International 2014. “Tutti i progetti sono interessanti, ma potevamo premiarne solo uno…”, ha detto l’inventore del format Giuseppe Borrillo che lo organizza con la moglie Giusy Nobile (la prima edizione, a Taranto, fu vinta dalla tanzaniana Juliet per un progetto contro la discriminazione degli albini) e la loro associazione “In Progress”. Format che manda in frantumi lo stereotipo del concorso di bellezza classico, con la corona e lo scettro alla più bella, ormai vetero. La formula trovata dalla coppia di San Giorgio Jonico (Taranto) invece fa correre in parallelo la grazia femminile con una gallery di idee per cambiare il mondo, renderlo più vivibile.
Il copyright di “In Progress” ora ha bisogno dell’appoggio ulteriore delle istituzioni e dei media per il salto di qualità, per essere portata nel mondo (avrà peso, in tal senso, la lettera di incoraggiamento inviata dal Presidente Giorgio Napolitano), mentre Leuca si candida, attraverso la disponibilità del suo sindaco Anna Maria Rosafio, alla terza edizione: le miss che scendono dalla scalinata monumentale del Promontorio Jaigio con la celebre Basilica della Madonna del Finibus Terrae e l’acqua che dalla cascata scorre verso il mare.
La finale è stata condotta da Gaetano Gorgoni (Telerama), diretta mondiale via web trasmessa da JoTv, traduzioni simultanee di Sara Candelli. Durante la settimana le miss erano state sui posti più belli della Puglia: Taranto, Gallipoli, Lecce, ecc. Nel parterre alcuni titolari della agenzie che hanno condotto le selezioni: Canada, Australia, Filippine, Nigeria, Sudafrica, Usa. Inizio da togliere il respiro. Le miss in costume tradizionale del Paese di provenienza. Bellissimi, fastosi, superbi, scintillanti. Tra le finaliste per la fascia del migliore (Aranza, donna maya, Victoria, principessa nigeriana e la portoricana Kristina, perla caraibica), ha vinto quest’ultima. Prima fascia assegnata dalle mani dell’assessore al turismo Nando Marzo. Ma l’elemento caratterizzante del concorso, come accennato, sono le idee per rendere i 5 continenti più vivibili e che in settimana una giuria composta dagli organizzatori, Marzo, Luigi Puzzovio (Messapia) e il coreografo Lino Perrone avevano esaminato.
Eccoli: Manjela (Albania): per contrastare lo sfruttamento sessuale di donne e bambini; Jasmine (Australia): un metodo semplice e divertente per combattare il cancro alle ovaie molto diffuso in quel Paese; Shany (Belgio): per aiutare poveri e senzatetto, bambini inclusi, sotto le feste; Evgenja (Bielorussia): un’agenzia web che aiuti le donne a trovare lavoro; Aranza (Bolivia): combattere l’uso smodato dei sacchetti di plastica sostituendoli con quelli di tela; Jorreni (Brasile): la psicologia applicata all’arte per i bambini a rischio, la psicoanalisi per la stabilità mentale; Shannon (Canada): progetto che attraverso l’autostima migliora la salute; (Ekaterina) Estonia: ridurre il consumo di energia provocato dal troppo refrigerare le case; Marie Darlene (Haiti): aiuto psicologico e legale alle donne a cui è stata fatta violenza per indurle a denunciare i loro aguzzini; Esterina (Italia): corsi di pc per gli Incas della Valle Sacra, in Perù per la loro inclusione sociale; Ivana (Macedonia): combattere i rifiuti tossici che minacciano le specie animali e vegetali; Natalie (Messico): monossido di carbonio e altri gas letali devastano l’ambiente, con nuovi alberi si può contrastare il fenomeno; Victoria (Nigeria): indurre le compagnie petrolifere a rispettare l’ambiente; Gilda (Portogallo): nuovi stili di vita per contrastare gli effetti della cattiva alimentazione e la poca attività fisica; Kristina (Porto Rico): combattere gli effetti dell’obesità infantile assai diffusa che provocano scompensi cardiaci e diabete; Olga (Russia): soccorrere i danzatori che hanno problemi di salute; Amanda (Usa): aiutare le popolazioni a combattere la malaria; (Sudafrica) Tayla: come dare un tetto ai bambini abbandonati, spesso malati di Hiv; Dorota (Svezia): la presenza di composti chimici nell’acqua danneggia gli organi: come le trappole ormonali possono ripulire l’acqua.
Oltre al miglior costume, elette altre miss: la più popolare sul web, paradossalmente, non era a Leuca, non avendo concesso, l’ambasciata italiana nel suo Paese, le Filippine, il visto: ma Julian Flores è contenta lo stesso. Miss Progress per l’integrazione culturale è stata proclamata l’italiana (siciliana) Esterina Rume (la boliviana e l’estone Ekaterina le altre finaliste). Per il miglior progetto ambientale Aranza ha prevalso (“Muy agrarecida… ”) sulla bellissima svedese Dorota Bartlewska e la nigeriana Victoria, mentre, sul tema salute, prima è arrivata la brasiliana (“Very happy!”) Jorreni (sulla portoghese Gilda, l’americana Amanda, la portoricana Kristina: c’è stato un ex-aequo). Diritti umani: fascia all’haitiana Marie Darlene, la sudafricana Tayla e la bielorussa Evgenya le altre finaliste.
Intermezzi musicali di Arlette Remedios (“Lo que quiero es fiesta”), una cubana che danza la salsa e che vive in Puglia (ha sposato il dj di Carosino Alessandro Lapesa), del “Francesco Greco Ensemble” (maestro di violino, Mino Inglese, batteria, Antonio Cascarano, basso, Pierluigi Orsini, piano). Omaggio a Michael Jackson, “Dancing For” (“Bad”, “Thriller”, ecc.), del coreografo Antonio Santoro (il 4 giugno al Teatro “Orfeo” di Taranto) e di Gorgoni alla chitarra. Le miss invece hanno reso omaggio alla terra che le ha ospitate danzando la pizzica su coreografie di Leonardo Moscogiuri (Manduria). I visagisti di Gil Cagnè guidati da Pablo hanno reso più belle, se fosse possibile, le “ambasciatrici”. Contento il Messapia: Gino Cozza: “E’ la prima volta che ospitiamo un evento di questo livello, magari accadrà anche in futuro…”. Fabio Barnaba ha composto la musica che ha accompagnato l’elezione di Miss Progress International 2014. La luna sul mare di Leuca ha impreziosito un evento che è già storia. Da domani si lavora per l’edizione 2015. Aveva ragione il grande scrittore russo: la bellezza salverà il mondo, e tutti noi che lo viviamo…
complimenti al giornalista per la descrizione minuziosa e dettagliata dell'importante Evento che si è svolto a S.M. di Leuca
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