E’ una finale di Coppa Italia o di una tragedia?

di Luigi Laguaragnella - Ai lettori e al pubblico vero che ama lo sport interessa sapere della vittoria del Napoli contro la Fiorentina nella finale di Coppa Italia o dell’ennesimo disastro creato da vandali (va bene chiamiamoli ultras) prima dell’inizio della partita fuori dallo stadio? Interessa sapere che la spettacolare partita è terminata 3-1 a favore dei partenopei con una strepitosa doppietta di Insigne che si proietta a candidarsi tra gli attaccanti azzurri del mondiale o sapere che Napoli-Fiorentina è cominciata con 45 minuti di ritardo perché non si conoscevano le condizioni del tifoso napoletano ferito con un colpo di pistola si presume da un tifoso romanista (che quindi, tra l’altro non c’entrava niente con la gara)?

E’ più importante conoscere lo sprint del Napoli con azioni veloci che potevano portarlo in vantaggio sin dai primi minuti di gara oppure, mentre all’Olimpico la cornice di pubblico è affascinante, fuori ci sono scontri tra ultrà napoletani e romanisti che portano all’ospedale in gravi condizioni le persone coinvolte, senza considerare anche gli scontri tra supporters azzurri e viola? E’ più importante conoscere la qualità del passaggio filtrante di Hamsik o della reazione della Fiorentina al 2-0 della squadra di Benitez oppure del “permesso” dato dal capo ultrà napoletano dato al capitano slovacco di iniziare la partita, mentre l’Italia intera, istituzioni sugli spalti compresi stavano guardando e aspettando la finale? Ultrà napoletano che tra l’altro esibiva senza problema sulla gradinata la t-shirt “Speziale Libero”. Viene da chiedere come effettuano i controlli fuori dall’Olimpico.

E’ necessario conoscere quanto era fuorigioco il gol annullato ad Aquilani sul 2-1 o serve evidenziare che, mentre Hamsik colloquiava con il tifoso napoletano dagli spalti, della sua stessa tifoseria continuavano a volare petardi uno dei quali ha ferito un vigile del fuoco (tutto in diretta tv)? Occorre precisare della rete di Vargas che accorcia le distanze con un tiro a volo in area in risposta alla doppietta di Insigne con una delle reti con tocco da biliardo oppure avvertire un filo di nervi per i fischi ascoltati durante l’inno Nazionale cantato dalla giovane Alessandra Moroso? Occorre descrivere le volenterosa reazione viola che più volte ha sfiorato il pareggio con Ilicic che si è mangiato due gol oltre che Matrioppure riflettere sula fatto che la finale poteva essere sospesa?

Gli amanti dello sport e dello spettacolo avrebbero augurato un pareggio della Fiorentina per emozionarsi ai supplementari con il rientro di Rossi oppure avrebbero preferito chiudere il sipario su questo trofeo che punta ad essere un vetrina dello sport a livello nazionale? Nel finale il gol di Mertens ha chiuso letteralmente ogni dubbio: al Napoli va la quinta coppa Italia, alla Fiorentina il speranzoso sostegno, anche a fine gara dei suoi tifosi. Ma non può bastare a cancellare una pagina triste del nostro calcio. “Stranamente” certi episodi di violenza avvengono sempre a Roma, con le stesse tifoserie coinvolte. Sugli spalti si vedono volti che sembrano comandare e decidere più degli organi competenti ( i riferimenti al derby capitolino rinviato per gli ultras sono ovvi) che agiscono ancora senza controlli. E’ inconcepibile che le forze dell’ordine non conoscano e quei volti e non prendano provvedimenti. In fin dei conti…non tutti sono delinquenti…

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