Grillo vs Renzi, la sfida continua: 'Mente anche alla mamma'. 'Sfascista'

Il leader M5s Beppe Grillo torna all'attacco del Governo dalla piazza palermitana: Il "Vinciamonoi Tour" fa tappa nel capoluogo siciliano e lì il leader dei 5 Stelle torna ad attaccare frontalmente Matteo Renzi. "Non ci parlo perché mente pure alla mamma - ripete Grillo. "Io - continua - rappresento 10 milioni di italiani, mentre lui non rappresenta nessuno perché non è stato eletto da nessuno".

Subito dopo torna a puntare il dito contro "la peste rossa", si è insinuata come cura, invece è una malattia, spiega il fondatore del Movimento, "come gli 80 euro al mese promessi dal Pd". Grillo ne ha anche per i giornalisti definiti "walking dead", morti che camminano. "Dicono che sono un fascistello ma è questa stampa fascista", dice il comico elencando gli attacchi ricevuti da quotidiani e periodici.

Quindi la presentazione di quattro candidati alle amministrative "improponibili per questa terra": "incensurati e controcorrente", spiega Grillo che commenta anche quanto avvenuto sabato sera a Roma, in occasione della finale di Coppa Italia. " Guardando la tv ho visto i funerali della Repubblica italiana in diretta. Lo Stato non c'è più"; "c'era sopra Genny a' carogna - le parole del leader pentastellato - e sotto Renzi 'a menzogna".

A distanza, dagli studi televisivi di Ballarò, il premier Renzi replica indirettamente: "C'è uno scontro tra due visioni di Italia e di Europa - afferma il premier - tra rabbia e speranza, tra sfascisti e chi vuole costruire".

"Il punto non è - secondo il capo del governo - quanti voti prenderà Grillo o Berlusconi ma uscire da questa fase in cui ognuno grida più degli altri". Poi torna sulla polemica degli 80 euro e ripete: "Mi dà un po' noia l'atteggiamento dei Pelù, dei Grillo, dei Berlusconi che non hanno difficoltà ad arrivare a fine mese e dicono che il bonus è una mancia".