Il grido di 'Taranto Respira' ai rappresentanti locali: "Si uniscano a noi per ridare dignità e speranza ai tarantini"
di Mauro Guitto - A Taranto si chiede ai rappresentanti locali di unirsi alle associazioni nella lotta alle ingiustizie statali che, nonostante arresti illustri (vedi arresto ex-ministro dell’ambiente Clini), palesi violazioni del c.p. in materia ambientale e sanitaria, continua a perseguire solo fini di continuità siderurgica come ulteriormente dimostrato dalle ultime dichiarazioni di Matteo Renzi che si dice preoccupato per il futuro della siderurgia italiana senza manifestare tuttavia alcuna preoccupazione per la situazione sanitaria e ambientale.
Ieri sera il Movimento Civico Taranto Respira ha emesso un comunicato stampa con le seguenti parole: «Dopo che giorno dopo giorno, vediamo cadere come tanti birilli le ipotesi di coperture finanziarie per il risanamento dell’ILVA, dopo che arresti eccellenti fanno cadere ogni dubbio sulla statura morale di chi ha gestito e continua a gestire le sorti di un’intera popolazione e in particolare il destino della nostra città, dopo che personaggi come Bondi, Claudio Riva, spudoratamente negano l’esistenza di malattie e morte nel nostro territorio, come Movimento Civico Taranto Respira, ci chiediamo che cosa impedisca ancora ai nostri rappresentanti tutti ad abbandonare il ruolo di semplice portavoce del partito di appartenenza per assumere una volta per tutte le funzioni di “rappresentanti”, che democraticamente sono state loro conferite.
Ci chiediamo perché, invece di difendere ad oltranza ed oltre ogni ragionevolezza improbabili progetti di ambientalizzazione, di ulteriori investimenti quali Tempa Rossa, di trivellazioni, di installazioni di pale eoliche in un terreno e mare già così martoriati, non comincino ad ascoltare la voce di chi da tempo chiede un cambio di rotta: bonifiche, no tax area, rigenerazione urbana e ambientale, realizzazione di infrastrutture con la centralità del porto e il district park, fondi a sostegno per il recupero di attività millenarie quali mitilicoltura e agricoltura, ristrutturazione e recupero di Città vecchia, maggiore attenzione alle PMI.
Si uniscano a noi per ridare dignità e speranza ad un territorio sul baratro anziché dar man forte a chi persegue solo i propri interessi economici e tutto ciò per non dover passare dal ruolo di Cassandre a quello di prèfiche, che piangeranno inevitabilmente le vittime di una morte annunciata».
Ieri sera il Movimento Civico Taranto Respira ha emesso un comunicato stampa con le seguenti parole: «Dopo che giorno dopo giorno, vediamo cadere come tanti birilli le ipotesi di coperture finanziarie per il risanamento dell’ILVA, dopo che arresti eccellenti fanno cadere ogni dubbio sulla statura morale di chi ha gestito e continua a gestire le sorti di un’intera popolazione e in particolare il destino della nostra città, dopo che personaggi come Bondi, Claudio Riva, spudoratamente negano l’esistenza di malattie e morte nel nostro territorio, come Movimento Civico Taranto Respira, ci chiediamo che cosa impedisca ancora ai nostri rappresentanti tutti ad abbandonare il ruolo di semplice portavoce del partito di appartenenza per assumere una volta per tutte le funzioni di “rappresentanti”, che democraticamente sono state loro conferite.
Ci chiediamo perché, invece di difendere ad oltranza ed oltre ogni ragionevolezza improbabili progetti di ambientalizzazione, di ulteriori investimenti quali Tempa Rossa, di trivellazioni, di installazioni di pale eoliche in un terreno e mare già così martoriati, non comincino ad ascoltare la voce di chi da tempo chiede un cambio di rotta: bonifiche, no tax area, rigenerazione urbana e ambientale, realizzazione di infrastrutture con la centralità del porto e il district park, fondi a sostegno per il recupero di attività millenarie quali mitilicoltura e agricoltura, ristrutturazione e recupero di Città vecchia, maggiore attenzione alle PMI.
Si uniscano a noi per ridare dignità e speranza ad un territorio sul baratro anziché dar man forte a chi persegue solo i propri interessi economici e tutto ciò per non dover passare dal ruolo di Cassandre a quello di prèfiche, che piangeranno inevitabilmente le vittime di una morte annunciata».